Troppe ore seduti davanti alla scrivania, spesso con una postura sbagliata e conseguenti mal di schiena? Il rimedio è uno solo: dire addio alla sedia.
Sì, perché lavorare in piedi non solo riduce l’obesità, ma migliora la circolazione sanguigna e previene il rischio di malattie. Del resto che la vita sedentaria non facesse bene né alla linea né al cuore era risaputo, ma a lanciare l’allarme è l’American Cancer Society, a cui fa eco l’American College of Cardiology. Ricerche mediche, infatti, mettono in evidenza un aumento della mortalità in coloro che stanno seduti troppo a lungo. Il tempo eccessivo trascorso su una sedia dietro a moderni secrétaire da ufficio, associato alla poca attività fisica, aumenterebbe, quindi, il rischio di morire prematuramente.
Ma niente paura! Dall’Università di Chester arriva la soluzione. Secondo uno studio condotto dal professor John Buckley, il modo più adatto per lavorare alla scrivania è stare in piedi. Basta un tavolo più alto del normale (sul mercato esistono già diverse postazioni studiate appositamente per chi preferisce questo genere di accorgimento) ed uno sgabello di supporto per riposare di tanto in tanto le gambe.
“Le persone stanno sedute al lavoro, in macchina e davanti alla televisione – spiega Buckley – Il loro tasso metabolico crolla al minimo”. L’essere umano è, infatti, strutturato per stare in moto, diventa così innaturale il passare troppe ore in posizione non eretta.
Lavorare in piedi davanti alla scrivania consente una maggiore dinamicità e libertà di movimento, nonché la possibilità di distendere le articolazioni. Inoltre, per quando concerne il rischio di obesità, i dati che il professore ci fornisce parlano di un dispendio di 144 calorie quotidiane, pari a 3,6 chili di grasso in un anno.
Ma ai benefici per la salute, vanno sommati anche quelli sullo stato d’animo e la conseguente propensione al lavoro. A risentire del cambiamento sarebbero, infatti, anche l’umore e le prestazioni lavorative. Molti impiegati della Silicon Valley, in testa i dipendenti di Facebook e Google, preoccupati per la loro condizione fisica, hanno richiesto postazioni in piedi, sostenendo di sentirsi più tranquilli, a loro agio ed energici, con una soglia di attenzione più elevata.
Abbandonate le sedie, ecco allora comparire negli uffici dei due colossi americani scrivanie più alte perché, come fa notare il professore, “sono i piccoli cambiamenti nel comportamento che possono fare una grande differenza sulla salute”.