“Ti infetto, ti infetto, ti infetto se esco e ti incontro, se sto a casa, no” canta così la simpatica e stravagante versione di “Ma la notte no”, forse tra le più celebri canzoni di Renzo Arbore, e ora trasformata, grazie ad un’idea di Maurizio Casagrande e la partecipazione di più di venti artisti e volti noti dello spettacolo italiano, in un allegro inno contro la drammatica emergenza Coronavirus. Ma a ben guardare, “Ma la notte no (antivirus version)” non è il solo esempio di creazione artistica a distanza: in questo periodo di quarantena obbligata infatti non sono pochi gli artisti, più o meno noti, che pur di non smettere di fare arte hanno optato per lo smart working, con i risultati più originali e inaspettati.
Se la street art si trasferisce a casa. È questa l’idea che molto probabilmente deve essere venuta in mente a Banksy, il più rinomato e misterioso artista del Regno Unito, che proprio in questi giorni ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto della sua ultima opera: dei topini dispettosi raffigurati mentre si divertono a mettere sotto sopra il bagno dell’artista. Banksy, noto ormai al mondo intero per i suoi graffiti, essenziali quanto eloquenti, ha di nuovo fatto parlare di sé, grazie a quella sua vena provocatoria e sarcastica che da sempre contraddistingue le sue opere. Irriverente e umoristica è anche la didascalia che accompagna il post: “Mia moglie odia quando lavoro da casa”. Un chiaro riferimento allo smart working, al quale sono ormai obbligati la maggior parte dei cittadini europei, e non solo, ma anche a quelle che sono le regole di isolamento sociale imposteci in questo momento. Irriverenza, arte, ma anche – quindi – forte senso civico e rispetto delle regole di sicurezza: è anche questo il messaggio che vuole dare ai suoi fan il misterioso artista inglese.
Il teatro da casa è possibile. Quello degli artisti dello spettacolo è tra i settori più precari della nostra economia, ed ora, è anche tra i più in crisi a causa dell’emergenza Coronavirus. Eppure, nonostante ciò, sono tante le forme di resistenza che questo mondo sta sviluppando per non sopperire, paralizzato dalla chiusura in tutta Italia dei teatri e dei luoghi di spettacolo. Ne sono un esempio le iniziative messe in atto da diversi teatri ufficiali italiani: come il Teatro Massimo di Palermo o il Teatro Coccia di Novara, che hanno deciso di proporre ai loro follower delle videoproiezioni delle opere liriche passate più acclamate, ora facilmente visibili sulle loro pagine facebook o visitando i loro siti web. Piuttosto originale è inoltre l’iniziativa realizzata dal Teatro Pubblico Ligure: una vera e propria stagione teatrale online visibile direttamente sulla pagina Facebook del Teatro. “Racconti in tempo di peste” è il nome – tutt’altro che causale – di questo affascinante progetto portato avanti dalla Compagnia Corrado d’Elia.
Ad utilizzare l’hashtag #iorestoacasa sono stati veramente in molti tra cantanti, musicisti e personaggi dello spettacolo italiano. In particolare, in queste settimane di solitudine molti cantanti italiani hanno deciso di allietare le giornate dei loro fan attraverso dirette Instagram che sono diventati dei veri e propri appuntamenti. Tra questi, Elisa e Tommaso Paradiso hanno voluto perfino spingersi oltre il semplice intrattenimento via social: i due cantanti hanno infatti composto in diretta e con la partecipazione dei loro follower una nuova hit, con tanto di tema ad hoc. “Andrà tutto bene” è il titolo della canzona, pubblicata qualche giorno fa e incentrata sulla speranza che, nonostante le difficoltà attuali, ritorni presto la tanto desiderata normalità. Uno smart working artistico a tutti gli effetti, ma senza scopi di lucro: “tutti i proventi – si legge infatti sul canale YouTube di Elisa – saranno totalmente devoluti alla Protezione Civile”.