”Mettere a rischio la salute per attività non essenziali è un errore clamoroso. Torna a ribadirlo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini che, intervistato da La 7, chiede al Governo una revisione del decreto sulle attività essenziali.
“È essenziale oggi produrre un trattore o andare in fonderia? – chiede Landini, durante l’intervento sull’emittente- Il tema è la salute e sicurezza delle persone, il virus si combatte attraverso il lavoro e chi lavora non deve correre rischi. Il governo ha annunciato che bisogna bloccare tutte le attività non essenziali. E’ essenziale oggi produrre un trattore o andare in fonderia?
Perché in questa fase fare attività che mettono a rischio la salute delle persone e non sono essenziali per combattere il virus? La responsabilità ora deve tener conto di questa condizione che c’è tra le persone, di questa paura che c’è tra le persone. Investire oggi sul lavoro è il modo per guardare al futuro e poter dire dopo, a tutti, cosa facciamo. Noi -dice riferendosi alla posizione assunta dai sindacati- non lo facciamo per difendere un interesse di parte, lo facciamo per l’interesse di tutto il paese
Quando siamo stati convocati, il governo ci ha detto quali sono le attività essenziali: sanità, agroalimentare, farmaceutica, servizi generali, telecomunicazioni, servizi postali. Tutte attività essenziali. Una produzione di camion, moto, trattori e tutto ciò che non corrisponde alla lotta al virus non è essenziale per una settimana o due. Se a una persona chiedi di lavorare per produrre mascherine o bombole di ossigeno, ci va e mette a rischio la propria salute. Ma mettere a rischio la salute per attività non essenziali è un errore clamoroso”