Nasce per promuove la cittadinanza attiva dei giovani, in particolare il loro senso di appartenenza europeo, e dal primo gennaio ha il compito di gestire una parte consistente dei fondi italiani del programma ERASMUS+ per il periodo 2014-2020. Parliamo dell’Agenzia Nazionale per i Giovani (www.agenziagiovani.it), ente nato nel 2006 su impulso del governo italiano e della Commissione Europea, con l’obiettivo di avvicinare i nostri ragazzi all’Europa, fornendo a studenti e lavoratori in erba opportunità concrete di formazione.
I soldi dell’Europa – “In questo momento, il nostro compito principale è di pubblicizzare nel migliore dei modi gli strumenti che l’Unione Europea offre ai ragazzi italiani per incoraggiare la loro crescita personale e professionale” spiega Giacomo D’Arrigo, 36 anni, ex presidente di Anci Giovani (ndr l’associazione dei sindaci d’Italia) e neo direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, nominato dal Governo lo scorso dicembre su proposta del ministro per l’Integrazione con delega alle politiche giovanili, Cécilie Kyenge. “In questo senso – prosegue D’Arrigo – è bene sottolineare che il programma Erasmus+ rappresenta un’occasione formidabile”. Nello specifico, la Commissione Europea trasferirà finanziamenti complessivi da 14,7 miliardi di euro (circa 120 milioni di euro per l’Italia nel 2014) con lo scopo di sostenere progetti dedicati alla formazione e al lavoro dei giovani in tutta Europa.
I fondi del programma Erasmus+ saranno concessi attraverso bandi pubblici non solo a università e istituti di formazione, ma anche a partenariati innovativi (le cosiddette “alleanze della conoscenza” e “alleanze delle abilità settoriali”) che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. La Commissione Europea stima che più di 4 milioni di persone, tra studenti e tirocinanti, riceveranno un sostegno per studiare, formarsi, lavorare o fare attività di volontariato all’estero.
Rilanciare il lavoro – Uno degli obiettivi dell’Agenzia Nazionale Giovani è, sulla scorta delle direttive europee, anche quello di rimettere in moto l’occupazione giovanile. “E’ bene non alimentare false aspettative: l’agenzia non ha una competenza specifica sul tema del lavoro – precisa Giacomo D’Arrigo –. Tuttavia, è evidente che se i fondi per le attività di studio e formazione premieranno i progetti più efficaci, in prospettiva ci saranno senz’altro ricadute positive sull’occupazione”.
Promuovere l’immagine dell’Unione come un’istituzione capace di sostenere in concreto le aspirazioni dei suoi cittadini è, inoltre, un modo per arginare l’euroscetticismo e favorire un’integrazione europea sociale, culturale e politica. “Le nuove generazioni in Italia sono decisamente più aperte all’Europa di quanto non lo siano quelle precedenti, anche se resistenze e pregiudizi sopravvivono – sottolinea Giacomo D’Arrigo -. E’ molto importante, dunque, che l’idea di Europa come luogo delle opportunità continui a diffondersi. Si tratta di un processo di maturità che in altri paesi è già stato compiuto, permettendo a moltissimi ragazzi di cogliere i vantaggi che in Italia ancora fatichiamo ad afferrare”.
Il servizio civile europeo – Uno dei temi sul tavolo del dibattito politico, per promuovere un’autentica cittadinanza europea, è quello del servizio civile internazionale obbligatorio. “E’ una proposta che mi trova assolutamente favorevole – spiega D’Arrigo – anche se bisogna fare in modo che il servizio non sia il surrogato temporaneo di un’occupazione, ma un modo efficace per rendersi utili e avvicinarsi al mondo del lavoro”.
Giacomo D’Arrigo guiderà l’Agenzia Nazionale per i Giovani per i prossimi tre anni: qual è l’obbiettivo principale che il nuovo direttore intende centrare? “In primo luogo, vogliamo riuscire a investire tutti i fondi del programma Erasmus+ a nostra disposizione, per dare al più ampio numero di ragazzi la possibilità di fare esperienze in Europa – conclude D’Arrigo –. Inoltre, il concetto generale che mi piacerebbe far passare è che essere giovani non significa appartenere a una classe sociale statica, ma a una dinamica stagione dell’esistenza. Avere più consapevolezza di ciò aiuterà i ragazzi a sfruttare al meglio questo periodo della vita, in cui è necessario progettare e iniziare a costruire, con coraggio, i propri sogni”.