“E’ stato un sogno: mi sono trovata a soli 22 anni a comportarmi come una vera professionista del settore. Ho disegnato, curato una collezione, con il mio gusto e il mio stile, e alla fine l’ho presentata alla settimana della moda milanese. Non potevo davvero chiedere di più!”.
Isabella Zoboli è giovanissima, viene da Luzzara, un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia. Si è trasferita a Milano per frequentare lo Ied, Istituto Europeo del Design, dove si è laureata lo scorso anno con il massimo dei voti in Fashion Design. Alla fine del suo percorso accademico ha fatto un tirocinio nell’ufficio stile della linea Penny Black di Max Mara e poi è approdata, sempre in stage, da Fendi a Roma, dove tutt’ora lavora nell’ufficio stile.
Concorso – Nel novembre di meno di un anno fa si è realizzato un suo piccolo grande sogno: Isabella ha partecipato al bando di Next Generation della Camera Nazionale della Moda Italiana. Si tratta di un concorso finalizzato alla ricerca di una nuova generazione di stilisti, che offre ai vincitori l’opportunità unica di veder sfilare la propria collezione (composta da 12 outfit) sulle passerelle di Milano Moda Donna, sotto lo sguardo attento della stampa e dei buyer internazionali, con il conseguente prestigio e la grande visibilità derivanti dall’essere inclusi nel calendario della Milano Fashion Week.
La sfilata, che costituisce il debutto, è interamente realizzata da CNMI che cura, inoltre, tutte le attività di promozione a livello d’immagine e comunicazione. Nella realizzazione della collezione, i designer sono anche seguiti fin dal primo momento da un consulente, in modo che questa esperienza abbia anche un alto valore formativo.
Selezioni – Una giuria di professionisti del settore incontra, poi, per un colloquio conoscitivo i ventidue candidati più promettenti e, a quattro di loro, è offerta la possibilità di creare una vera collezione a partire dagli schizzi presentati. Molti dei vincitori delle precedenti edizioni attualmente lavorano negli uffici stile di grandi Maison come Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Trussardi, JilSander e John Richmond.
Quando Isabella, a novembre, viene selezionata tra più di 200 candidati, in giuria ci sono personaggi del calibro di Beppe Modenese, Presidente onorario di Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, A.D. Costume National, ma anche Carla Sozzani, Maria Luisa Trussardi, Fulvia Visconti Ferragamo, Antonella Antonelli, direttore Marie Claire, Danda Santini, direttore Elle e tanti altri.
“Ero l’unica italiana dei quattro finalisti e questo per me era già una piccola vittoria”. In finale, infatti, Isabella è in compagnia di Ryuya Ohishi, 25enne giapponese, laureato ad Hiroshima e poi alla scuola Marangoni di Milano; Lucia Jiyoun Jang, classe 1988, originaria di Seoul e approdata a Milano per studiare Moda, e Miguel Garcia Arab, di 24 anni di Cordoba, con una formazione nel settore della moda sviluppata prevalentemente a Londra.
Tutti e quattro, da novembre a febbraio, hanno lavorato per dar vita alla loro prima collezione: “Mi sono rivolta a una modellista – mi spiega Isabella – e con lei ho creato i miei outfits per uomo e donna. Insieme ci siamo occupate di lavorare anche a mano sugli abiti”.
La sfilata – Durante la sfilata, che si è tenuta a fine febbraio in concomitanza con la Milano Fashion Week, la giuria dei selezionatori, coadiuvata da rappresentati della Stampa internazionale, ha scelto tra i quattro vincitori il talento che ha saputo meglio esprimersi sulla passerella, assegnando un Premio Speciale.
Isabella ha puntato su colori come il nero, il rosso ruggine e il bianco naturale. Ryuya Ohishi, invece, ha giocato con linee molto spigolose e colori forti; Miguel Garcia Arab si è concentrato sulla femminilità e su completi ‘space look’, accostati a dettagli medievali dai colori chiari; infine Lucia Jiyoun Jang ha realizzato una collezione fresca, giovane e molto ironica con abiti con ‘colli a bebè’ e volumi ‘a uovo’.
Vincitrice assoluta – Alla fine ha vinto il Made in Italy: “La mia collezione – dice Isabella – partiva dall’idea di un viaggio in motocicletta, on the road. Volevo creare un outfit metropolitano con tessuti naturali, che rispecchiassero l’idea del viaggio nella natura. E così accanto a lane pregiate e cachemire, ho accostato pelli e tessuti tecnici, per dare alla collezione un accento più accattivante. Credo di essere stata apprezzata per la semplicità e l’attenzione all’alta sartoria curata nei minimi dettagli e così ho vinto”.
Per saperne di più – Fra qualche mese sarà on-line il nuovo bando per l’ottava edizione di Next Generation 2014: www.cameramoda.it