Nunzia Gatto è Procuratore della Repubblica Aggiunto a Milano. In precedenza ha svolto funzioni di sostituto procuratore della repubblica sempre a Milano, occupandosi di varie tipologie di reati, tra i quali gli infortuni sul lavoro, i reati tributari, i reati societari, le bancarotte fraudolente.
Nunzia Gatto, inoltre, è il magistrato che si è occupato di diversi casi di cronaca particolarmente “scottanti” e molto seguiti dai media. E’ lei il Pm che ha sostenuto l’accusa nel processo relativo alla strage di Erba in grado di appello e che ho svolto l’ attività esecutiva per la cattura del terrorista Cesare Battisti, colpito da un suo ordine di carcerazione per 4 ergastoli. Numerosissimi, poi, sono i processi per violazione della normativa sugli stupefacenti, per rapina, per reati economici, per violenze sessuali da lei trattati oltre all’attività per l’esecuzione delle pene, gruppo di lavoro che ora coordina quale Procuratore Aggiunto.
Ha accettato di farsi intervistare da KONGnews per raccontare la professione di magistrato, soprattutto a quei giovani che volessero seguire le sue orme.
Dr.ssa Gatto, come si diventa magistrato nel nostro Paese? Qual è il percorso di studi che bisogna intraprendere e come si accede alla professione?
L’accesso alla magistratura avviene attraverso un concorso pubblico dopo la laurea in giurisprudenza (5 anni), seguita da ulteriori 2 anni di frequentazione della Scuola di specializzazione per le professioni legali. In mancanza di frequentazione della Scuola, si può accedere al concorso se si è conseguito il titolo di avvocato e se si proviene da altra specifica professione in ambito statale.
In cosa consiste il lavoro di un magistrato? Lei è stata per molti anni un pubblico ministero, quindi si è occupata d’indagini e investigazioni. Come si svolgono le mansioni e le attività di un magistrato d’accusa e quali sono?
Il lavoro è estremamente vario, la distinzione fondamentale è tra uffici requirenti (pubblico ministero) e giudicanti (tutti i giudici civili, penali, del lavoro). Il Pm dirige le indagini e sostiene l’ accusa in giudizio.
Quali dovrebbero essere le doti umane e le qualità professionali di un buon magistrato?
Doti essenziali sono l’equilibrio e l’imparzialità, che devono accompagnare la preparazione giuridica e le doti organizzative.
Parliamo dei percorsi di carriera. Quali i diversi ruoli che si possono ricoprire in magistratura? Fate molta attività di formazione e di aggiornamento?
I corsi di aggiornamento sono obbligatori (almeno uno all’anno) e si svolgono in sede decentrata (ossia nel distretto, nel quale è previsto un gruppo di magistrati che espressamente si occupa della formazione e del quale ho fatto parte dal 2003 al 2007, la durata dell’ incarico è di 4 anni) e centrale, presso la Scuola della Magistratura, che si trova a Scandicci (Firenze) che è formata da magistrati fuori ruolo, professori universitari e due avvocati. Le funzioni esercitate dai magistrati sono quelle indicate precedentemente; a Milano sia i giudici sia i PM sono specializzati per gruppi di materia.
Quella del magistrato, soprattutto inquirente, sembra una professione molto affascinate e dinamica. Non c’è solo lo status symbol che attrae verso questo lavoro, ma anche le dinamiche quotidiane. C’è un’emozione prevalente nel fare il magistrato? Può descrivercela?
L’unica emozione è quella di operare al meglio per la comunità.
Abbiamo accennato ad aspetti pratici e emozionanti. C’è, invece, qualcosa di spiacevole nell’esercizio di questo lavoro? Ci sono anche momenti difficili?
I momenti difficili non mancano, soprattutto quando si deve operare in una situazione carente di strutture e di personale, soprattutto amministrativo.
Cosa direbbe ai giovani che volessero intraprendere questa professione? Se la sente di dare dei consigli?
Chi vuole iniziare gli studi per fare il magistrato deve essere consapevole del lungo percorso che lo attende, dello studio complesso che deve affrontare in vista di un obiettivo che è incerto: i concorsi sono per un numero di Magistrati (da ultimo sui 350) grandemente inferiore al numero dei partecipanti, con tempi assai lunghi prima di apprendere se si sono superate le prove scritte di civile, amministrativo e penale per poter accedere alle 13 prove orali. Si tratta dunque di uno studio il cui esito è sempre incerto. Ci vuole molta determinazione, soprattutto se si considera che, se va tutto bene, si arriva alla professione non prima dei 30 anni.
Il sito: www.scuolamagistratura.it