Sostenere l’imprenditorialità, con uno sguardo rivolto all’occupazione giovanile: è questo l’obiettivo del decreto di natura non regolamentare – varato dal Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze –, che indica quali sono le modalità e i criteri semplificati di accesso all’intervento del Fondo centrale di garanzia per quanto riguarda le startup innovative e gli incubatori certificati.
Il decreto – Grazie a questo provvedimento, che testimonia una volontà di attenzione nei confronti delle nuove imprese che pongono al centro l’innovazione e degli imprenditori (e aspiranti tali) che decidono di investire nell’apertura di attività nel nostro Paese, infatti, le startup innovative (qui una guida sintetica sugli adempimenti societari) e gli incubatori certificati (la guida) avranno l’opportunità di accedere in modo gratuito (con criteri semplificati e in via prioritaria) alla garanzia del fondo sui finanziamenti bancari. Inoltre, nello specifico, l’importo massimo garantito per ogni startup o incubatore è fissato a 2,5 milioni di euro.
Panoramica delle startup innovative – In particolare, osservando l’ecosistema delle startup, è possibile notare che in Italia sono 908 (startup.registroimprese.it/report) le società iscritte alla sezione delle startup innovative del Registro Imprese e la regione che guida la classifica è la Lombardia (168), seguita dall’Emilia Romagna (108) e dal Veneto (94). Un numero che sembra destinato a crescere e ad aggiornarsi (a maggio 2013, infatti, le iscrizioni totali erano 618), diventando sempre più ricco e mettendo in risalto il crescente bisogno di incentivi e agevolazioni per gli startupper nostrani.
Un passo avanti – “Perché dobbiamo ripartire dai giovani, dall’innovazione, dalla nuova impresa” recitava l’introduzione del rapporto “Restart, Italia!”, redatto dalla task force sulle startup (istituita dal Ministro dello Sviluppo Economico), che sottolineava da subito l’importanza dell’innovazione: “Un Paese può essere più o meno ospitale per questi innovatori. Se non lo è abbastanza, l’innovazione si sviluppa altrove. E i Paesi inospitali si impoveriscono”. Il decreto citato vuole porsi, quindi, come una delle risposte concrete alla necessità di sostenere chi innova e crea opportunità: “Questo provvedimento rappresenta un importante tassello attuativo a completamento della nuova normativa a sostegno dell’ecosistema delle startup – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato – e dà prova tangibile della prosecuzione dell’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico su questo importante fronte dell’azione del Governo volta a mettere al centro l’imprenditorialità per stimolare la crescita, l’innovazione e la creazione di occupazione, soprattutto giovanile”.