Nel piano presentato oggi al MiSE da JSW per bocca del vice presidente Marco Carrai, alle organizzazioni sindacali e al governo, l’unica cosa certa emersa è l’assoluta assenza di un piano di investimenti da parte degli indiani di JSW sul sito di Piombino.
Mentre è chiara la voglia da parte di JSW di realizzare l’addendum all’accordo di programma e poter ricevere la commessa di RFI che porterebbe i soldi del PNRR nelle mani di una multinazionale indiana senza nessuna ricaduta sul territorio, anzi avrebbe come unico risultato quello di ingrassare i bilanci aziendali restituendo a Piombino solo cassa integrazione e nessun investimento. Quello di oggi è quindi l’ennesima presentazione di un “piano” vuoto.
Dopo anni di promesse disattese, l’unico obiettivo oggi di JSW è quello di portarsi a casa l’importante commessa RFI, tra l’altro, solo per la laminazione senza mettere sul tavolo nemmeno una minima garanzia sulla realizzazione del forno elettrico o sulla produzione in loco dell’acciaio necessario per la commessa di rotaie di RFI.
Per questo nell’incontro odierno abbiamo chiesto al governo che non venga realizzato nessun addendum senza le garanzie necessarie e senza clausole di salvaguardia forti che possano vincolare l’azienda alla realizzazione degli investimenti che stiamo chiedendo da anni.
Per noi resta fondamentale che sul tavolo venga messo un piano industriale degno di questo nome che guardi a tutto lo stabilimento e tutti gli impianti con l’obiettivo di rilanciare la produzione e puntare alla salvaguardia della piena occupazione di Piombino.
Una posizione la nostra condivisa – nonostante la mancata convocazione per la stesura del testo dell’addendum – anche dal sindaco Ferrari che durante l’assemblea pubblica delle scorse settimane aveva già dichiarato la sua indisponibilità alla firma di un addendum senza le garanzie condivise con il sindacato e l’autorità Portuale, mentre la Regione Toscana, contrariamente, si è dimostrata più possibilista alla firma dell’addendum, segnale che al presidente Giani interessino meno le garanzie da noi richieste e cioè che JSW investa su Piombino e sull’occupazione della propria regione.
Durante l’incontro Carrai ha smentito che da parte di Jsw ci sia la volontà di cedere lo stabilimento toscano, confermando nel contempo il mancato ingresso di Invitalia nella società. Ora per è fondamentale che il Ministero intervenga assegnare il lotto RFI a JSW solamente alle condizioni ribadite oggi: investimenti certi e occupazione. Il tavolo sarà aggiornato nella prima decade di Giugno.