Si è svolto questa mattina, in modalità di videoconferenza, l’incontro per la vertenza JSW di Piombino tra organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, il governo ed Invitalia alla presenza anche degli enti locali. Lo ha dichiarato in una nota il segretario della Fim Cisl, Valerio D’Alò.
Nonostante apprezziamo la volontà della vice ministra Todde di convocare al più presto il tavolo nazionale, dando ascolto al carattere di urgenza che per noi ricopre la vertenza, non registriamo a oggi segnali incoraggianti circa i suoi sviluppi. La parziale variazione degli obiettivi assunti rispetto ai precedenti incontri e tempi ancora troppo incerti, ci preoccupa.
La società indiana, che dovrebbe vendere a Invitalia con il 49% nella ricapitalizzazione stenta a decollare. Siamo ancora in una fase interlocutoria, con Jindal che dalle informazioni in nostro possesso, pare abbia dato al Governo un ultimatum per la definizione degli asset. Non c’è quindi ancora chiarezza, sulla governance della società e del piano industriale di cui non abbiamo traccia: quali gli investimenti, gli obiettivi qualitativi e quantitativi delle produzioni. In particolare su forno elettrico, sulla cui capacità produttiva, 1,2 MLN di tonnellate, non si ci sono certezze.
Riteniamo inaccettabile che una vertenza così importante per il Paese, continui a vivere nell’incertezza, con i tempi che si continuano a dilatare senza che ci siano sul tavolo soluzioni certe. Un’incertezza che grava sulle condizioni dello stabilimento e degli impianti.
Chiediamo al governo rapidità, bisogna che lo stesso riprenda in mano la vertenza con un ruolo da protagonista nella gestione dei vari passaggi, anche in materia di concessioni portuali, perché si possa vedere una soluzione all’interno di un piano nazionale sulla siderurgia tenendo insieme produzione, salvaguardia dell’occupazione ed il rilancio del sito toscano.