Il numero degli occupati è in diminuzione. A confermarlo è l’Istat in una nota, secondo cui a settembre 2019, la stima degli occupati risulta in leggero calo (-0,1%, pari a -32 mila unità) rispetto ad agosto mentre il tasso di occupazione resta stabile al 59,1%.
I dati. L’occupazione è in diminuzione per entrambe le componenti di genere; aumenta tra gli under 35 (+16 mila) mentre cala da 35 anni in poi (-49 mila). – spiega l’Istituto – L’andamento dell’occupazione è sintesi della crescita dei dipendenti a termine (+30 mila) e della diminuzione sia dei permanenti (-18 mila) sia, soprattutto, degli indipendenti (-44 mila).
Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+3,0%, pari a +73 mila unità nell’ultimo mese). – si legge nella nota – La crescita della disoccupazione riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge tutte le classi d’età tranne i 25-34enni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,9% (+0,3 punti percentuali).
La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a settembre è in calo (-0,6%, pari a -77 mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,2 punti percentuali). Nel terzo trimestre 2019 l’occupazione è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente sia nel complesso sia per genere. Nello stesso periodo – precisa l’Istat – aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,2%, +27 mila) sia quelli a termine (+0,8%, +25 mila) mentre risultano in calo gli indipendenti (-1,1%, -59 mila); si registrano segnali positivi in tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni.
Scende il numero di chi è in cerca di occupazione. Alla stabilità degli occupati si associa, nel trimestre, il calo delle persone in cerca di occupazione (-1,9%, pari a -48 mila) e una lieve diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -9 mila). – si legge ancora nella nota – Su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,5%, pari a +111 mila unità). L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età.
La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+226 mila unità nel complesso) e in particolare da quelli permanenti (+214 mila), mentre calano gli indipendenti (-115 mila). – conclude l’Istat -Nell’arco dei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-4,8%, pari a -129 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -137 mila).