A ottobre, il numero di occupati diminuisce lievemente rispetto al mese precedente (-0,1%, pari a -13mila unità) ma si riducono in modo consistente su ottobre 2019 a causa della pandemia con 473mila persone al lavoro in meno. Al contempo, rispetto a settembre 2020, aumentano i disoccupati e calano gli inattivi. La marginale flessione dell’occupazione di ottobre su settembre dell’anno in corso – spiega l’Istat – è sintesi, da un lato, dell’aumento osservato tra le donne, i dipendenti a tempo indeterminato, i 25-34enni e, dall’altro, della diminuzione registrata tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli indipendenti e tutte le altre classi d’età. Nel complesso il tasso di occupazione resta stabile al 58,0%. Sono questi i dati diffusi dall’Istat in una nota.
L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+0,4%, pari a +11mila unità) – spiega l’Istituto – coinvolge gli uomini e gli under 50, mentre tra le donne e gli ultra 50enni si osserva una leggera diminuzione. Il tasso di disoccupazione è stabile al 9,8% e tra i giovani sale al 30,3% (+0,6 punti). A ottobre, il calo del numero di inattivi (-0,2%, pari a -26mila unità) è frutto di una diminuzione tra le donne e i 25-49enni, di una sostanziale stabilità tra gli uomini e di un aumento nelle altre classi d’età. Il tasso di inattività resta invariato al 35,5%.
Il confronto. Nel trimestre agosto-ottobre 2020, il livello di occupazione è superiore dello 0,5% rispetto a quello del trimestre precedente (maggio-luglio 2020), registrando un aumento di +115mila unità. Nel trimestre – si legge nella nota – aumentano anche le persone in cerca di occupazione (+5,1%, pari a +120mila), mentre calano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,1%, pari a -289mila unità).
Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020 hanno fatto sì che, anche nel mese di ottobre 2020, l’occupazione continui a essere più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-2%, pari a -473mila unità). La diminuzione – prosegue l’Istat – coinvolge uomini e donne di qualsiasi età, dipendenti (-319mila) e autonomi (-154mila), con l’unica eccezione degli occupati over50, che crescono di 45mila unità per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di un punto.
I dati. A ottobre 2020, le ore pro capite effettivamente lavorate, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 35, livello di 0,8 ore inferiore a quello registrato a ottobre 2019; la differenza scende a 0,6 ore tra i dipendenti. Nell’arco dei dodici mesi, – conclude l’Istat – aumentano sia le persone in cerca di lavoro (+1,7%, pari a +43mila unità), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,9%, pari a +257mila).