Si può richiedere fino al 31 ottobre l’ISCRO, acronimo che sta per indennità straordinaria di continuità reddituale, che è la nuova misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 in favore degli iscritti alla Gestione Separata.
L’indennità, che è possibile ottenere facendo domanda tramite l’apposito servizio online dell’INPS, è stata infatti pensata per coloro che eserticano abitualmente attività di lavoro autonomo e che hanno determinati requisiti. Vediamo quali sono e cosa sapere per presentare domanda.
Come funziona l’ISCRO. Innanzitutto si tratta di un’indennità una tantum. Cosa significa? Che si può richiedere una sola volta nel triennio che va dal 2021 fino al 2023. La sua durata è di sei mensilità che prendono il via dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
A quanto ammonta l’importo dell’indennità? Secondo quanto comunicato dall’INPS, l’importo è pari al25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate. Non può essere inferiore a 250 euro e né tantomeno superare gli 800 euro.
Non è comunque previsto accredito di contribuzione figurativa e tale indennità non concorre alla formazione del reddito. Ottenere l’ISCRO però prevede che chi lo percepisce si impegni a partecipare a dei percorsi di aggiornamento professionali i cui criteri – come pure il relativo finanziamento – saranno definiti da un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dell’economia e delle finanze.
I requisiti per accedere all’ISCRO. Per richiedere l’indennità bisogna avere i seguenti requisiti:
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non è assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di reddito di cittadinanza;
- non avere un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 % della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
- essere in regola con i contributi;
- essere titolare di partita IVA da almeno 4 anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, utilizzando i canali a disposizione dei cittadini e degli Enti di Patronato nel sito internet dell’Istituto e le credenziali PIN INPS, SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) e Carta nazionale dei servizi (CNS). In alternativa, ci si può rivolgere al Contact Center Integrato chiamando il numero 803164 da telefono fisso on 06164164 da mobile.
Esclusivamente per l’anno 2021 la domanda di ISCRO potrà essere presentata con decorrenza dall’1 luglio fino al 31 ottobre 2021.
Per saperne di più vi rimandiamo alla circolare INPS n. 94 del 30 giugno 2021.