Nel secondo trimestre 2020 sono pervenuti all’Inps 3.187.689 certificati di malattia, di cui l’80,0% dal settore privato. Un dato che evidenzia una forte riduzione rispetto al secondo trimestre 2019 quando furono presentati 5.362.989 certificati, di cui la componente privata era pari al 74,4%. La flessione del numero dei certificati è maggiormente marcato per il settore pubblico (-53%) rispetto a quello privato (-36%). Lo rileva l’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) nell’Osservatorio sul polo unico di tutela della malattia, il cui scopo è quello di monitorare il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia per i lavoratori dipendenti sia del settore privato che di quello pubblico.
La riduzione dei certificati di malattia, – spiega l’Inps nella nota – è riferibile sostanzialmente agli effetti, nel secondo trimestre 2020, dell’epidemia di coronavirus iniziata in Italia alla fine di febbraio: come noto infatti, a partire dal 9 marzo 2020 il governo ha messo in atto delle misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 (cd. lockdown) che prevedevano la chiusura delle aziende private appartenenti a settori di attività economica non essenziali e il regime di smartworking, maggiormente rilevante per i dipendenti pubblici. Pertanto la chiusura delle attività economiche, per tutto il mese di aprile e parte del mese di maggio, ha avuto come conseguenza un accesso molto limitato agli studi dei medici di base, i quali sono stati contattati quasi esclusivamente per le certificazioni riferibili al Covid 19, mentre sono state evitate le richieste relative alle eventuali malattie di lieve entità, sia da parte dei dipendenti del settore privato e ancora di più da parte dei dipendenti del settore pubblico.
Quanto appena detto – sottolinea l’Istituto di previdenza – trova conferma anche nei dati riguardanti gli indici di relatività, infatti, a una diminuzione importante del numero dei certificati corrisponde una diminuzione meno che proporzionale del numero dei giorni di malattia. Le giornate medie di prognosi per lavoratore con almeno un giorno di malattia passano da 9,6 nel secondo trimestre 2019 a 15,3 nello stesso trimestre del 2020 per il settore privato, e da 9,2 a 17,2 per il settore pubblico. Consistente anche l’incremento delle giornate medie di malattia per certificato che passa da 5,5 a 8,2 nel settore privato e da 4,9 a 9,0 nel settore pubblico.