Nei primi sette mesi del 2019, nel settore privato complessivamente le assunzioni sono state 4.488.304. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita ha riguardato i contratti a tempo indeterminato, di apprendistato, stagionali e intermittenti. Sono invece in diminuzione i contratti a tempo determinato e quelli in somministrazione. E’ quanto emerge dai dati dell’ Osservatorio dell’Inps sul precariato.
La dinamica dei flussi. Nel periodo gennaio-luglio – spiega l’Istituto – si conferma, rispetto al 2018, l’incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che passano da 278.873 a 439.123. In crescita risultano anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+20,1%).
Le cessazioni – prosegue l’Inps – sono state 3.497.020, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione e i rapporti a termine. In crescita sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale, in apprendistato e a tempo indeterminato.
Il lavoro occasionale. I lavoratori impiegati con Contratto di Prestazione Occasionale (CPO) – si legge nella nota – a luglio 2019 sono stati 19.414 (numero di poco inferiore rispetto allo stesso mese del 2018), con un importo lordo medio di 267 euro. I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) – conclude l’Inps – sono stati 6.599 (pressoché uguali a luglio 2018), con un importo mensile lordo medio di 199 euro.