Aumenta il numero di certificati di malattia. Nel mese di dicembre 2018, il numero di lavoratori dipendenti interessati al controllo d’ufficio dello stato di malattia da parte dell’Inps è stato di 14,4 milioni di cui 3,3 nel settore pubblico (polo unico) e 11,1 nel settore privato (assicurati). A rilevarlo è lo stesso Istituto in una nota.
I dati. Nel terzo trimestre dell’anno 2019 – spiega l’Inps – si registra un incremento del numero dei certificati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia per il settore privato (+6,2%) che per il settore pubblico (+7,3%). A livello territoriale per entrambi i settori l’incremento risulta più consistente al Nord: +7,4% per il settore privato, +10,7% per il settore pubblico.
L’aumento nel settore privato. Sia nel settore privato che nel settore pubblico, all’aumento del numero dei certificati corrisponde un aumento meno che proporzionale del numero dei giorni di malattia (rispettivamente +4,9% e +5,3%). In termini relativi, la percentuale dei lavoratori con almeno un giorno di malattia sul totale dei lavoratori sale dal 13% del 2018 al 14% del 2019 nel settore privato mentre rimane stabile al 12% nel settore pubblico.
Le giornate di malattia. Stabile anche il numero medio dei certificati dei lavoratori sia nel settore pubblico che in quello privato (2 certificati ogni 10 lavoratori). Il numero medio di giornate di malattia per lavoratore con almeno un giorno di malattia rimane stabile sia per il settore privato (11,6) che per il settore pubblico (11,2).
L’attività di verifica dello stato di malattia. Nel terzo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra un incremento del numero di visite per il settore pubblico del Polo unico (+11,3%) e un decremento per il settore privato (-5,7%). – si legge nella nota – Per il terzo trimestre 2019 si conferma la notevole differenza del numero di visite mediche del settore pubblico rispetto a quello del settore privato (rispettivamente 125 e 46 ogni mille certificati); da un confronto tendenziale emerge che nel terzo trimestre 2019 il numero medio di visite per il settore pubblico è in lieve aumento mentre quello del settore privato è in leggera diminuzione.
Il tasso di idoneità. Per il terzo trimestre 2019 ogni cento visite effettuate nel pubblico, 28 risultano con esito di idoneità, contro 17 nel privato. – sottolinea l’Inps – Da un confronto tendenziale, nello stesso trimestre del 2019 si registra una stabilità del tasso di idoneità per il settore pubblico e una lieve diminuzione nel settore privato, in cui da 18 visite con idoneità nel terzo trimestre 2018 si passa a 17 visite con idoneità nello stesso periodo del 2019.
Il tasso di riduzione della prognosi. Altro indicatore importante nel valutare gli effetti delle visite è il tasso di riduzione della prognosi che misura il numero di visite con riduzione della prognosi rispetto al numero di visite effettuate. Tale indicatore – conclude l’Inps – risulta essere basso e in leggera diminuzione per entrambi i settori.