LabItalia – Dalla bottega al web 2.0, dove diventa social. La creatività manuale del terzo millennio ha, infatti, conquistato gli spazi della Rete e rinverdito passioni che sembravano sopite: dal ricamo alla bigiotteria, dalla filatura della lana alla pittura, migliaia di video, tutorial e foto ogni giorno spiegano dai blog e da Facebook, Twitter e Instagram ad appassionati e neofiti tutti i segreti per praticare il social crochet, il free form o semplicemente la maglia ai ferri.
Il segreto del successo di molte iniziative lanciate sui social network è che tutti possono suggerire un’idea, un’emozione, una suggestione. E i blog ‘creativi’ o i grupponi su Facebook diventano, in tempi di crisi, anche una preziosa opportunità di lavoro. E’ il caso di Roberta Castiglione, architetto di Pescara, creatrice, insieme al compagno Roberto, del gruppo Facebook ‘Social Crochet’, attraverso cui ha rilanciato l’arte della lavorazione (compreso il raccolto e la filatura) della lana autoctona d’Abruzzo, una lana prodotta interamente in quella terra, da pecore di razza Sopravvissana (incrocio tra la pecora vissana e arieti Merinos spagnoli, francesi) che sono state reinserite sul territorio.
“E’ un gruppo -spiega Castiglione a Labitalia- che è arrivato a quasi a 5mila iscritti. In questo gruppo si svolgono delle lezioni generalmente verso le 9 di sera ed è fondato sul meccanismo per cui, a tutorial lanciato, tutti quanti iniziano a lavorare. Dietro le quinte vengono date delle istruzioni per proseguire il lavoro. A fine serata il tutorial viene eliminato e si inseriscono le foto sugli album di Facebook dove rimangono a disposizione di tutti”.
E non solo le donne si riappropriano della manualità creativa. Il social knitting piace anche agli uomini. Paolo Dalle Piane, knitwear designer, pratese, è diventato una celebrità sui social grazie al gruppo ‘Magliuomini’, nato nel 2012 con lo scopo di condividere la passione per le arti tessili tra gli uomini italiani, dando loro uno spazio in un mondo prevalentemente femminile, ma senza escludere nessuno.
“E’ un gruppo su Facebook -spiega Dalle Piane a Labitalia- che ha un notevole gruppo di iscritti: recentemente siamo arrivati a oltre 2.700 iscritti, di cui un 15% sono uomini, il resto donne perché il gruppo è aperto a tutti e recentemente abbiamo aperto anche un blog”. A testimoniare che Internet è uno straordinario trampolino di lancio per arti e mestieri antichi, ma rivisitati dal gusto moderno, è addirittura una Fiera-laboratorio, ‘Abilmente’, che viene organizzata ogni anno a Roma e Vicenza. “Tutti i circuiti web che sono nati, i salotti virtuali, i tutorial -dice a Labitalia Lea Di Muzio, direttore artistico di ‘Abilmente’- dimostrano che la donna sta scoprendo se stessa attraverso la manualità creativa. E sta scoprendo le sue propensioni, le sue passioni, la sua creatività, forse veramente i suoi interessi reali”.
Un interesse talmente forte che giustifica la comunicazione solo esclusivamente sui social network . “Noi comunichiamo -spiega a Labitalia Corrado Facco, direttore generale Fiera di Vicenza che organizza ‘Abilmente’- con oltre 300 mila appassionati in Italia solo tramite social network e blog e non utilizziamo altre forme di comunicazione. Proprio perché -aggiunge- andiamo a coinvolgere delle communities di appassionati trasversali: molte signore a un certo punto poi hanno scelto di fare della loro passione un lavoro, trasformando l’hobby in attività professionale. E in questo -conclude- c’è il miglior binomio tra rete 2.0 e manualità creativa femminile, perché naturalmente anche la vendita on line aiuta moltissimo chi ha una produzione molto limitata”.