Francesco non si separa mai dalla sua Nikon. Aveva cinque anni quando per la prima volta ha provato a usare quella di suo padre. Da allora sono passati quasi trent’anni e non ha mai smesso di scattare, inquadrare attimi e fermare sulla carta storie ed emozioni. “Be’ la macchina fotografica che uso oggi è molto più moderna di quella di allora – dice -, ma il rapporto di simbiosi non è cambiato”. Francesca Squeglia è il fotografo di scena del Teatro San Carlo di Napoli, uno dei più importanti palchi d’Europa.
Il corso alla Scala – Tutto è iniziato a Napoli, la sua città d’origine. “La mia passione è stata molto precoce – racconta -.Da piccolo divoravo libri e riviste specializzate di fotografia. Poi è arrivata a colpirmi anche la magia del teatro e ho iniziato a interessarmi anche di lirica e di balletto”. Francesco inizia così, intorno ai 16 anni, a lavorare come assistente del fotografo del San Carlo, Luciano Romano.
“Mi sono reso conto a un certo punto che alle mie fotografie mancava qualcosa. Volevo provare a mettermi in gioco e a confrontarmi con una piazza di specialisti”. All’epoca il fotografo napoletano ha 23 anni e il suo mentore, che segue passo passo sul campo di lavoro, gli consiglia di spostarsi a Milano, dove frequentando una buona accademia, potrà sviluppare le proprie doti.
“Decido così d’iscrivermi al corso per Fotografi di scena della Scala – spiega -, un corso che richiede una solida preparazione tecnica, ma che offre anche la possibilità d’incontrare colleghi davvero preparati. Insomma, è un corso davvero ‘tosto’”.
Il programma – La scuola si rivolge a un massimo di 14 partecipanti d’entrambi i sessi: si pone l’obiettivo di formare la figura professionale del Fotografo di scena, in grado di realizzare immagini per la documentazione e testimonianza del processo creativo di uno spettacolo teatrale e della sua realizzazione scenica. Le lezioni sviluppano la capacità degli allievi nello svolgere in autonomia l’intero processo di realizzazione dei servizi fotografici, dall’acquisizione dell’immagine, all’editing e postproduzione fino alla finalizzazione (esportazione delle immagini e stampa), con particolare approfondimento delle tecniche e tecnologie digitali.
“E’ molto difficile dare una definizione di fotografo – dice Francesco -. Quello che, invece, so molto bene è che essere fotografi di scena significa essere sempre pronti a cogliere uno sguardo, un momento, un gesto. Ogni spettacolo è composto di attimi: ce ne saranno almeno cinque in tutta una serata che servono a raccontare la storia. Se ti perdi anche solo uno di questi, il tuo lavoro è perduto”.
Per questo motivo durante il corso ampio spazio viene, poi, dato alle esercitazioni pratiche presso il Teatro alla Scala e altri prestigiosi teatri come il Piccolo Teatro Strehler e il Teatro degli Arcimboldi di Milano, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Regio di Parma e il teatro Donizetti di Bergamo e alla revisione in aula del materiale prodotto durante le esercitazioni. A fianco dell’attività in teatro, gli allievi sono poi coinvolti in un’intensa attività di backstage presso l’Accademia Teatro alla Scala, la Scuola di Ballo dell’Accademia e i Laboratori di scenografia del Teatro alla Scala.
Durante il percorso didattico gli allievi vengono coinvolti in progetti speciali come la realizzazione di mostre, cataloghi, libri fotografici, locandine e programmi di sala. Dopo la fine del corso, numerosi sono i progetti di collaborazione tra l’Accademia e gli ex-allievi: percorsi di stage, mostre e pubblicazioni.
Il mondo del lavoro – Dopo la scuola Francesco decide che è il momento di tornare a casa: “Sono tornato al San Carlo di Napoli con una marcia in più e, in effetti, ho iniziato ad avere molte più responsabilità”.
Il suo lavoro è molto individualistico, spiega: “Ci sei solo tu e la tua macchina fotografica. Devi imparare a respirare senza fare rumore nei piccoli teatri e a non farti distrarre dal troppo baccano delle grandi arene. Ogni giorno questo mestiere ti stupisce e tu devi saper cogliere al volo tutti gli input. Io, per esempio, cerco sempre di lasciarmi trasportare dalle mie sensazioni e dalle sensazioni delle opere in scena: dalle luci, dai protagonisti e dalle espressioni del pubblico”.
E così capita che Francesco si ritrovi in piedi su una sedia, nascosto dietro le quinte o ancora arrampicato in cima al teatro: “L’importante è cercare di dare sempre il meglio di se’. In questo periodo di tagli alla cultura, anche i fotografi si trovano spesso a dover far i conti con pagamenti che non arrivano e lavori che scarseggiano, ma come si dice spesso in teatro ‘The show must go on’, lo spettacolo deve andare avanti. Io non mi arrendo e voglio continuare a lavorare qui in Italia, proprio sotto casa”.
Per saperne di più – La decima edizione del corso di Fotografo di Scena all’Accedemia alla Scala inizierà il 5 febbraio del 2014 e terminerà il 20 giugno 2014, per un monte ore di 350, suddivise tra lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, 4-6 ore al giorno. La frequenza al corso è obbligatoria.
Per chi fosse interessato la domanda di ammissione online deve essere inviata entro venerdì 20 dicembre 2013. L’ammissione al corso è subordinata al superamento di una prova di selezione che si svolgerà presso l’Accademia del Teatro alla Scala indicativamente tra il 13 e il 17 gennaio 2014. La prova di selezione consisterà in un colloquio individuale di fronte ad una commissione esaminatrice formata da uno o più coordinatori didattici dell’Accademia del Teatro alla Scala e da uno o più docenti del Corso.
Il colloquio prevede due fasi: visione e discussione individuale di un portfolio fotografico (minimo di 10 a un massimo di 20 fotografie realizzate dal candidato e stampate in formato 20 x 30 cm) e colloquio motivazionale. L’Accademia apre le porte il 10 maggio, 10 giugno, 10 luglio e 10 settembre 2013, e per qualsiasi dubbio si può contattare la scuola all’indirizzo mail: [email protected] – www.accademialascala.it