In molti oggi cercano e svolgono il proprio lavoro direttamente online grazie a piattaforme web di cloud working, che fanno incontrare domanda e offerta di lavoro. Il fenomeno è in crescita: +375% delle adesioni nel 2012. Ma cosa significa cloud working?
Perché oggi – In un momento di crisi del mercato del lavoro come quella attuale, la maggior parte delle aziende hanno deciso di utilizzare maggiormente l’outsourcing, ovvero affidare i propri servizi a professionisti esterni. Se da un lato infatti crescono i dati sulla disoccupazione, dall’altro c’è, invece, chi ha deciso di mettersi definitivamente in proprio, utilizzando Internet come strumento per rendere visibili, e spendibili, il proprio valore e la propria utilità.
L’offerta arriva dalla ‘nuvola’ – Il cloud working si basa sull’idea di scambio in rete di bisogni e competenze tra aziende e professionisti. È la nuova frontiera per lavoratori indipendenti e freelance, che forniscono un servizio retribuito alla volta. Giornalisti, programmatori, grafici, designer, web editor, blogger, filmaker, sviluppatori di app per iPhone e Android, copywriter, programmatori HTML5 e Javascript, solo per fare qualche esempio.
I professionisti, così, da un lato hanno la possibilità di aumentare le proprie opportunità professionali, dall’altro possono inserire nel proprio curriculum la collaborazione con importanti aziende nazionali e internazionali, senza essere costretti a trasferirsi da un posto all’altro. Nessun contratto, quindi, ma prestazioni singole: l’azienda chiede, attraverso il cloud, la ‘nuvola’, e il lavoratore risponde.
Alcuni dati – Questo fenomeno, presente negli Stati Uniti fin dal 1999, si sta diffondendo con grande successo in tutto il mondo, dato che, stando alle rilevazioni eseguite dalla società McKinsey, il self employment, ovvero il lavoro ‘fai da te’, ha fatto segnare un +375% delle adesioni nel 2012. Una crescita esponenziale che non sembra poter dare segni d’interruzione nel prossimo futuro, dato che, secondo uno studio condotto negli USA, nei prossimi due anni è stimato che ben 30 lavoratori su 100 lavoreranno online come freelance e che 9 aziende su 10 affideranno i loro servizi in outsourcing.
Come funziona – Tramite piattaforme web che danno la possibilità di lavorare in remoto con società di tutto il mondo, ci s’inscrive, proponendosi ogni volta che un’azienda pubblica un progetto che ci può interessare. Nessun problema per quanto riguarda i pagamenti: l’azienda deposita l’importo, che viene girato dopo la consegna del lavoro. Il compenso dev’essere fissato e reso noto, però, al momento della richiesta di servizio.
Meritocrazia on-line – Tutte le piattaforme hanno un sistema di valutazione dei lavoratori. Completato il lavoro, l’editore è chiamato a dare un giudizio sull’autore che aumenta o diminuisce il punteggio del suo profilo. In questo modo i freelance utilizzeranno la piattaforma come vetrina e portfolio e le aziende sapranno come reperire competenze senza dover formare o assumere, e sapere in anticipo quanto sia valida una persona.
Alcuni nomi – Elance.comè il vero leader mondiale per il cloud working. Nata nel 1999, questa piattaforma conta ormai circa 3 milioni di offerte pubblicate per un valore che supera i tre miliardi di dollari. I freelance qui possono valorizzare le proprie competenze grazie a un profilo molto dettagliato in cui è possibile inserire, oltre che al proprio CV, il proprio portfolio completo. In media, vengono pubblicati circa 70mila annunci di lavoro ogni mese, con la possibilità di rimanere in contatto con il project manager e di condividere con l’azienda il progressivo sviluppo del progetto.
Scribox.it è nato invece per offrire servizi editoriali: qui gli editori hanno la possibilità di rivolgersi agli autori per la scrittura di contenuti di qualità. Solo al raggiungimento della soglia minima di 50 euro si riceve il pagamento. Una piattaforma molto simile, sempre italiana, è Melascrivi.com, dove gli editori pagano, invece, in base al numero di parole scritte.
Per i designer consigliamo due diverse piattaforme: 12designer.com/it e 99design.it. Entrambe sono specializzate nell’incontro tra designer e clienti. Qui si propongono dei progetti creativi, in 99designer sottoforma di concorso, e i designer fanno le loro proposte per dar vita a loghi, biglietti da visita, banner, adesivi, manifesti e molto altro.
Infine, suggeriamo di dare un occhio a Twago.it, acronimo di ‘Team Work Across Global Offices’, che è una delle principali piattaforme in Europa. Fondata nel 2009 in Germania, prevede diverse modalità d’iscrizione tra cui quella gratuita, ‘begineer’. Twago si focalizza sul mondo del web: i servizi più ricercati, infatti, sono programmazione di app o siti, web design e social media editing.