Milano – L’innovazione tecnologica e la rivoluzione della robotica e dell’intelligenza artificiale in atto in tutti i campi dell’economia e dell’occupazione non mette a rischio il lavoro in generale ma prevalentemente il lavoro dequalificato e a scarso contenuto di conoscenze. Per il lavoro ad alto contenuto di competenze ci saranno straordinari sbocchi. Per cogliere le tante opportunità e per governare le criticità che il progresso tecnologico porta con sé – uno dei punti centrali del programma del Governo Conte-Bis – la vera chiave di svolta è nelle competenze e nella formazione verso i nuovi saperi professionali. Da questo punto di vista qualsiasi piano di sviluppo della nuova economia non può prescindere dal pilastro delle nuove competenze 4.0 che vanno sviluppate parallelamente in ogni ambito e attraverso politiche di incentivi di forte impatto.
I dati. Dal rapporto Aidp-LabLaw 2018 a cura di Doxa su Robot, Intelligenza artificiale e lavoro emergono con chiarezza due dati. Il primo è che l’87% dei lavoratori esclude che le nuove tecnologie possano sostituire le persone nel mondo del lavoro. Il 74%, per contro, è convinto che gli impatti negativi sul mondo del lavoro riguarderanno prevalentemente i meno scolarizzati.
Le proposte AIDP su formazione 4.0. Vista la centralità delle competenze 4.0 l’Aidp avanza al Governo Conte Bis 4 proposte: un credito d’imposta del 100% di tutte le spese e gli investimenti fatti dalle aziende per lo sviluppo di competenze e conoscenze 4.0; aumentare le ore obbligatorie dedicate ai programmi di alternanza scuola-lavoro prevedendo uno specifico piano di orientamento dei ragazzi verso le nuove professioni tecnologiche in tutti i campi; istituire uno specifico fondo dedicato alla riqualificazione professionale dei tanti lavoratori a rischio espulsione dal mercato del lavoro e Ipotizzare in questo senso anche un nuovo e dedicato contratto di apprendistato che favorisca la ricollocazione e la formazione on the job.
“La formazione 4.0 è il principale tema di svolta per cogliere tutte le opportunità che la quarta rivoluzione industriale potrà offrire. Possiamo affermare con certezza – spiega Isabella Covili Faggioli, Presidente AIDP Nazionale – che senza formazione e competenze innovative non saremo in grado nel medio periodo di realizzare le indispensabili precondizioni per lo sviluppo virtuoso della nuova economia digitale e cognitiva. Le aziende e i lavoratori ne sono consapevoli ma dobbiamo costruire quelle indispensabili infrastrutture di sistema che favoriscono la crescita della formazione 4.0 in una prospettiva collaborativa e integrativa tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, ossia il tema di fondo che ci attende. Su questi punti diamo la nostra disponibilità al nuovo governo Conte a collaborare e mettere a disposizione tutto il nostro patrimonio di esperienze e conoscenze.