A quasi due anni dall’apertura della trattativa locale sulla gestione delle ditte terze dell’indotto ferroviario pistoiese, ancora siamo in attesa di risposte concrete sulle problematiche del dumping contrattuale, della tutela della retribuzione e in alcuni casi anche del rispetto della dignità dei lavoratori. Lo dichiarano in una nota il Segretario Nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò e Mauro Masci, Coordinatore Nazionale Gruppo Hitachi Rail.
Non si può più aspettare, bisogna dare risposte ai tanti lavoratori (circa 500 unità) che oggi operano all’interno del sito pistoiese e che non si vedono riconoscere le tutele contrattuali previste dal CCNL metalmeccanico applicate ai lavoratori Hitachi. Non si usi l’emergenza sanitaria per rinviare l’accordo e sottovalutare questa situazione. Poco più di un anno fa l’AD ribadiva la volontà di far crescere l’azienda, visto l’incremento delle attività produttive e di nuovi ordini che ponevano l’azienda nelle condizioni di essere rincorsa e non di rincorrere; questo è stato reso, ed è, possibile grazie anche all’apporto dei lavoratori delle ditte terze dell’indotto ferroviario.
Sottoscrivere accordo. Crediamo, pertanto, ci siano tutte le condizioni per sottoscrivere un accordo in tempi brevi e dare dignità ai lavoratori dell’indotto ferroviario pistoiese.