I riders hanno scatenato il caos per le strade di Barcellona, ma questa volta non è una questione di traffico. Domenica notte è morto, investito da un camion, un fattorino bengalese di 23 anni, che probabilmente non era in regola, e stava svolgendo una sostituzione illegale di un altro rider utilizzando il suo device. Da 5 giorni è montata la protesta per le strade del capoluogo catalano la protesta dei riders che chiedono una specifica regolamentazione della loro situazione che al momento langue a livello nazionale.
Nel frattempo, si è mossa la magistratura. Un’indagine dell’Ispettorato del Lavoro di Madrid avrebbe scoperto 531 falsi lavoratori autonomi alle dipendenze di Deliveroo. Il colosso delle consegne ha però rigettato le accuse, affermando tramite i suoi legali come innanzitutto la pressione mediatica sia enormemente ingiustificata. Il nodo della questione verrà sciolto nei prossimi giorni, quando il Tribunal Supremo dovrà decidere sulla natura del contratto dei rider che sostengono di essere lavoratori dipendenti. Per la compagnia, si tratta invece di lavoro autonomo, in quanto “possono scegliere se lavorano o meno e se decidono di lavorare, possono scegliere, quanto come lavorano e con chi lavorare”.
1 commento
Non sapete di cosa state parlando. Con deliveroo sei autonomo perchè puoi decidere se lavorare da 1 ora a più di 56 a settimana, smettere e riprendere l’anno prossimo magari a Messina e sei di Brescia, se non ti va a genio un locale puoi mandare affanculo (in senso poetico) il datore che molte volte è anche il pizzaiolo e selezionare solo ristoranti migliori e cordiali. Tutto questo un subordinato può farlo? quelli che si lamentano dovrebbero andare a lavorare in miniera, tutelati ovviamente con CCNL (Col Culo Nel Latogiusto) .