“La Giornata del Lavoro Agile è un’ottima iniziativa con cui Milano può diventare l’apripista in Italia nello sviluppo di un nuovo modello di organizzazione del lavoro, in grado di portare benefici importanti per i lavoratori, le imprese, l’ambiente e la società nel complesso”. Lo afferma Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, commentando la manifestazione organizzata domani, 6 febbraio, dal Comune e da altri partner.
“Bene ha fatto il Comune a lanciare questa manifestazione, che ha raccolto tante adesioni tra enti ed aziende – prosegue Corso – A Milano, notiamo un crescente interesse verso l’introduzione di modelli di lavoro agile, che passano attraverso l’adozione di telelavoro, flessibilità oraria, riorganizzazione degli spazi e utilizzo di device digitali per la comunicazione e la collaborazione. Modelli che, mettendo in discussione i vincoli tradizionali e andando alla ricerca di nuovi equilibri fondati su una maggiore responsabilizzazione dei lavoratori, possono portare effetti concreti per il Sistema Paese. Innanzitutto, in termini di maggiore qualità della vita, soddisfazione personale e conciliazione tra i tempi del lavoro e della famiglia, ma anche di minore inquinamento per la riduzione delle emissioni di CO2, di maggiore produttività e competitività delle imprese”.
La ricerca dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, ha stimato come l’adozione di modelli di lavoro agili possa far risparmiare complessivamente 37 miliardi di euro alle imprese italiane, grazie all’aumento della produttività e della qualità del lavoro ed alla riduzione dei costi di gestione, migliorando nel contempo la soddisfazione e il coinvolgimento dei dipendenti (attraverso il telelavoro, la riorganizzazione degli spazi e delle politiche di flessibilità orario, la riduzione dei viaggi di lavoro grazie a strumenti web e video, l’utilizzo di device mobili).
Inoltre, l’introduzione del telelavoro e la conseguente riduzione degli spostamenti dei lavoratori possono produrre risparmi economici per i cittadini pari a circa 4 miliardi di euro (circa 550 euro per lavoratore all’anno) e a una riduzione di emissioni di CO2 pari a circa 1,5 milioni di tonnellate l’anno. “Introdurre modelli di lavoro agile nelle organizzazioni oggi è possibile, lo dimostrano diversi casi di successo in italia – conclude Corso – Perché questo avvenga, però, le imprese devono ripensare in modo coerente le policy organizzative sulla flessibilità di orario e di luogo di lavoro, i comportamenti e gli stili di leadership, il layout fisico degli spazi e l’utilizzo delle tecnologie digitali”.