LabItalia – Crescono i numeri di Garanzia Giovani, con 162.525 giovani che finora si sono registrati. Mentre fino a ieri 33.652 sono stati già convocati dai servizi per il lavoro. Ben 21.085 quelli che hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento. In totale sono 8.756 le occasioni di lavoro, per 12.608 posti disponibili complessivamente. Sono questi i dati sul piano Garanzia Giovani elaborati dal ministero del Lavoro e contenuti nel 15esimo report settimanale.
La provenienza geografica mostra che la maggior parte dei giovani che si sono registrati risiede in Sicilia con 29.868 unità, pari al 18% del totale. Seguono poi Campania con il 15% (24.183) e Lazio con il 7% (11.577). Non solo diplomati, che rappresentano il 56%, ma tra gli iscritti c’è anche chi ha conseguito una laurea, cioè il 21%. Il rimanente 23% risulta invece avere un titolo di studio di terza media o inferiore.
Pur potendo scegliere più regioni durante l’adesione al progetto, il 90% dei giovani che si sono registrati ha effettuato una sola adesione. Sono Sicilia (14%), Campania (12%) e Lazio (9%) ad aver ricevuto la maggior parte delle scelte, assorbendo circa il 35% delle adesioni totali. Ancora una volta è invece la Lombardia, con7.072 preferenze, la Regione a cui va il primato per maggior numero di adesioni esterne ricevute da parte di giovani residenti altrove.
Il Piano Giovani in Sicilia finisce in Procura – Sarà ascoltata oggi in Procura a Palermo come persona informata sui fatti l’assessore alla Formazione della Regione siciliana, Nelli Scilabra. Dopo il flop del click day dello scorso 5 agosto, infatti, i magistrati hanno acceso i riflettori sul caos del Piano Giovani. Il procuratore aggiunto Dino Petralia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Sotto la lente di ingrandimento, sopratutto, ci sono gli affidamenti direttti da parte della Regione per la gestione della piattaforma informatica, che doveva gestire gli incroci tra domanda ed offerta di lavoro, ma che, invece, è andata in tilt non permettendo a migliaia di giovani di registrarsi per concorrere alle selezioni per i tirocini da 500 euro al mese.
Sulla vicenda intanto anche la Corte dei conti ha aperto un’indagine per valutare eventuali danni erariali. E il pasticcio del Piano giovani approda pure all’Ars. Una seduta straordinaria della commissione Lavoro è stata convocata per martedì prossimo, costringendo i deputati ad un ritorno anticipato dalle ferie. Sul tavolo l’intera vicenda con l’audizione della stessa Scilabra, ma anche dell’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, e della dirigente generale del dipartimento Formazione, che ha anche l’interim del Lavoro, Anna Rosa Corsello.