Le imprese italiane continuano a ‘guardarsi attorno’, chiedendo all’esterno lavori specializzati. Non è un caso che il cosiddetto ‘outsourcing’ sia cresciuto di oltre il 72% nel 2012. Lo sa bene Freelancer.com, la più grande piattaforma mondiale di crowdsourcing dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro indipendente. I free-lance italiani che hanno deciso di lavorare attraverso questa piattaforma hanno incrementato i propri guadagni del 73%. Ecco come funziona e che tipi di lavoro si possono trovare in rete.
Nonostante l’attuale delicata congiuntura economica, le aziende italiane usano l’esternalizzazione per diventare ancora più competitive. I lavori più richiesti sono quelli legati all’high tech, alle traduzioni e al marketing. Così i liberi professionisti italiani riescono a entrare in contatto con datori di lavoro in tutto il mondo.
Cos’è Freelancer.com – Attraverso Freelancer.com, le aziende possono ‘assumere’ temporaneamente freelance per svolgere mansioni diverse come la gestione di software, scrittura, data entry o design, spaziando per settori differenti quali ingegneria e scienza, vendita e marketing, contabilità e servizi legali.
Le offerte di lavoro partono da una richiesta di 20 euro, mentre il prezzo medio per un lavoro è di meno di 150 euro: un servizio estremamente conveniente per le piccole imprese e gli imprenditori, che spesso hanno bisogno di una grande varietà di competenze per i lavori da svolgere, ma non possono giustificare la spesa d’assunzione di un dipendente a tempo pieno.
Fondata nel 2004 in Australia, Freelancer oggi supera i 7,7 milioni di utenti in tutto il mondo e opera in oltre 240 paesi. Dalla sua creazione oltre 4,6 milioni di progetti sono stati esternalizzati a livello mondiale per un valore complessivo di più di un miliardo di dollari.
Come funziona – Freelancer.com opera in modo simile ad eBay ma, invece di vendere e offrire beni, permette ad aziende e professionisti di offrire e acquistare servizi nel più grande mercato del mondo. L’utente azienda si può iscrivere compilando un semplice modulo. Da quel momento potrà offrire qualsiasi tipo di lavoro dalla creazione di un logo alla progettazione di un sito, potendo scegliere tra 400 categorie. Una volta inserito anche il compenso, i freelance di tutto il mondo potranno accedere a questo annuncio.
Appena riceverà le prime risposte l’azienda potrà valutare e selezionare il candidato che preferisce: ogni utente ha infatti un profilo pubblico dove sono riportati i lavori precedentemente svolti sulla piattaforma, con tanto di feedback positivi o negativi.
Chi si cerca on-line – Secondo Frelancer.com gli annunci di lavoro si rivolgono per il 46% agli ingegneri IT, per il 34% al web designer, per il 28% ai lavori in outsourcing di progettazione grafica, e poi di scrittura e di marketing. Al giugno 2013 gli utenti registrati in Italia sono 31mila.
“Le cifre del mercato italiano di Freelancer.com – spiega Matt Barrie, amministratore delegato – mostrano che l’Italia è destinata a diventare una delle economia in più rapida crescita in Europa per quanto riguarda l’outsourcing. Ciò significa che le piccole imprese del Paese stanno assumendo esperti esterni per svolgere il lavoro che non possono portare avanti internamente: dalla progettazione di sistemi IT intelligenti che aiutino a gestire le loro aziende in modo più efficiente, ai siti e-commerce dinamici, fino agli esperti di marketing, finance e contabilità. Con freelance recensiti per la qualità dei loro servizi e sistemi di pagamento che garantiscono la sicurezza, le piccole imprese sono ora in grado di gestire una forza lavoro diversificata rispetto ai sistemi di gestione tradizionali”.
Sul web si cercano professionisti 2.0 – Non è finita. Sempre secondo Freelance.com oggi stanno subendo un incremento notevole anche tutte le professioni del mondo web: continuano a crescere, infatti, le richieste per gli sviluppatori HTML5 (+20%), CSS (15%), PHP (+9%), jQuery (+7%), MySQL (+3%) e WordPress (+20%), perché in un mercato sempre più orientato ai social network, crescono notevolmente le richieste di professionisti in grado di sviluppare applicazioni per Facebook e Twitter e di gestire i profili aziendali. In particolare, i progetti legati al microblog più famoso sono cresciuti del 18% (2.232 richieste solo in Italia).
Per saperne di più – www.freelancer.com