All’Inps è stata attribuita la gestione del Fondo di garanzia a copertura del rischio di credito connesso agli anticipi finanziari del TFS/TFR da parte degli istituti bancari e intermediari finanziari, sulla base di un’apposita convenzione, stipulata il 28 ottobre 2020 fra l’Istituto, il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell’Economia e delle finanze e il Ministro per la Pubblica amministrazione.
Con la Circolare numero 119 del 25 ottobre 2022 l’Inps fornisce istruzioni sul funzionamento e l’attivazione, da parte delle banche e degli intermediari finanziari, della richiesta di garanzia per l’intervento del Fondo (precisando il quadro offerto dalla Circolare 131/2020); la stessa circolare 119/2022, inoltre, fornisce istruzioni in merito all’estinzione del credito, alla surroga e all’operatività della garanzia dello Stato.
La garanzia del Fondo in gestione all’Inps copre l’80% dell’importo totale: il Fondo ha una dotazione iniziale di 75 milioni di euro ed è ulteriormente alimentato dalle commissioni versate dagli istituti finanziatori, pari allo 0,01% dell’importo dell’anticipo.
La garanzia può essere attivata dalla banca o dall’intermediario finanziario in caso di impossibilità per l’Ente erogatore di rimborsare alla stessa l’importo dell’anticipo TFS/TFR, una volta che sia decorso il termine stabilito per il pagamento della singola rata di TFS/TFR e sia stato accertato il mancato rimborso, totale o parziale, del finanziamento da parte dell’Ente erogatore, secondo le modalità indicate nella circolare 119/2022.
In caso di mancato rimborso da parte dell’Ente erogatore l’Inps, una volta accertata l’esistenza di tutti i presupposti per l’intervento, provvede al pagamento di quanto dovuto al soggetto che ha richiesto l’attivazione della garanzia, nei limiti appunto dell’80% dell’importo dell’anticipo TFS/TFR.
L’INPS comunica semestralmente ai Ministeri vigilanti gli importi erogati dal Fondo di garanzia in adempimento delle richieste di intervento, nonché dati, elaborati e analisi sull’operatività e sull’efficacia del Fondo.
– Nota stampa Inps –