“Non è una risposta che potrà soddisfare tutti ma è un primo passo importante e lo sottolineo perché abbiano portato milioni di lavoratori in piazza per arrivare a questo risultato, in oltre un anno di mobilitazione”. Così il leader Cisl, Annamaria Furlan commenta dopo l’incontro tecnico al Ministero del Lavoro l’intervento promesso dal Governo per redistribuire il taglio del cuneo fiscale.
Restano fuori, almeno al momento, gli incapienti ma – afferma la segretaria Cisl – “Abbiamo voluto e ottenuto rassicurazioni dal governo che attraverso la riforma fiscale o con una azione sociale gli oltre 4 milioni di incapienti, anziani ma anche giovani, costretti ad un part time involontario, ricevano una risposta”.
Per il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo “Siamo partiti con il piede giusto: si allarga la platea, si mantiene il bonus, si introduce il ragionamento sulle detrazioni. Questo incontro, per noi, rappresenta il primo step di una riforma fiscale complessiva. Ora – aggiunge Barbagallo – serve ridurre le tasse anche ai pensionati e rendere il prelievo fiscale coerente con il principio costituzionale della progressività. Vanno attivati inoltre, tutti gli altri tavoli sugli altri capitoli della piattaforma”.
E il segretario generale Cgil commenta: “Una giornata importante perché dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Questo è un primo risultato, che interessa 15-16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga, nessuno diventa ricco, ma la strada è quella giusta”.