“Ogni morto sul lavoro è un morto di troppo e lo stesso vale per gli infortuni. Il gruppo Fs ha risposto positivamente alla nostra richiesta e ha dato la sua disponibilità ad avviare una campagna straordinaria per la sicurezza sui luoghi di lavoro che coinvolgerà tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del gruppo”. Ne danno notizia in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fast-Confsal, a valle dell’incontro odierno con il gruppo Fs.
“Le prime date della serie di incontri per costruire la campagna – aggiungono i sindacati – sono il prossimo 5 febbraio con Rfi e il 10 con Trenitalia. In tali incontri entreremo maggiormente nel merito, andando ad integrare o sviluppare meglio le questioni relative alla sicurezza che riteniamo di approfondire, tenendo in considerazione anche ciò che gli ultimi incidenti ferroviari hanno evidenziato in termini di forti criticità presenti”.
“L’iniziativa – spiegano – ha lo scopo di rafforzare la cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro attraverso un aggiornamento del sistema di gestione della sicurezza delle società del gruppo Fs con l’obiettivo di adeguare e integrare, con puntuali momenti di formazione ed informazione, l’attuale sistema di sicurezza del lavoro in ferrovia in modo da coinvolgere tutte le componenti del ciclo produttivo e limitare al massimo i rischi da interferenza (in particolare nel settore appalti ferroviari e dove si incrociano lavoratori appartenenti a società diverse)”.
“Abbiamo condiviso – proseguono i sindacati – anche la necessità di avviare una campagna straordinaria di sensibilizzazione sul tema generale della sicurezza sul lavoro a partire dalla formazione in aula, che veda coinvolte tutte le società del gruppo Fs con tavoli di analisi nazionale e territoriali degli aspetti procedurali e organizzativi per poter fare opportune segnalazioni alle società per evitare il rischio di incidenti. Un agire virtuoso che coinvolga in questa campagna straordinaria le Rls, gli Rsu e le strutture territoriali del sindacato in un ruolo attivo e che non possa essere intaccato da pericolose sottovalutazioni del rischio indotte spesso dalla comune pratica di attività ripetitive o indotte dalla fretta di concludere le lavorazioni assegnate in tempi non sempre adeguati agli interventi da eseguire, verificando nel contempo anche i carichi di lavoro nei vari impianti”.