Roma – Sono circa 430mila le entrate programmate dalle imprese a maggio, la cifra arriva poi a oltre 1,35 milioni se viene preso come periodo di riferimento il trimestre maggio-luglio 2019. Nel mese in corso, oltre alla conferma di una crescita congiunturale dei contratti (+14mila rispetto ad aprile), più sostenuta nei comparti manifatturieri e nelle costruzioni, torna in positivo anche l’andamento tendenziale della domanda di lavoro (+4mila rispetto a maggio 2018). I segnali di ripresa mostrati nel primo trimestre del 2019 dal sistema produttivo italiano si riflettono anche sulle scelte delle imprese di accrescere, sia in chiave di breve che di medio periodo, i contratti attivabili nel mese di maggio. Lo riporta il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
L’industria, rispetto ai 12 mesi precedenti, evidenzia una crescita complessiva di contratti pari a circa 11mila attivazioni in più (+9,5% in termini percentuali), con incrementi positivi in tutti i comparti. Si confermano in questo ambito particolarmente attivi i settori più vocati all’export, come la meccatronica e la metallurgia (rispettivamente +10,6% e +12,4% le entrate previste in chiave tendenziale), insieme al Sistema Moda che mostra un incremento di oltre 1.300 posizioni rispetto a maggio del 2018. In crescita sono anche le costruzioni, che evidenziano una previsione di entrate di oltre il 10% superiore rispetto all’analogo periodo del 2018. Il settore terziario, invece, registra una flessione del 2% circa rispetto a maggio dell’anno scorso, con un calo di oltre 6.600 contratti programmati. Pur in un quadro generale negativo, spiccano tuttavia i servizi dei media e comunicazione che mostrano il tasso di incremento tendenziale più accentuato (+11,5%), anche se in valori assoluti le performance migliori si registrano nel settore turistico, con un incremento di oltre 2.200 contratti rispetto al maggio 2018.
Una sostanziale stabilità si registra poi per quanto riguarda il tasso di imprese che assumono (pari al 17% del totale) e un’incidenza delle figure di difficile reperimento sul totale delle entrate previste simile a quella registrata negli ultimi tre mesi (28%). Come mostra il Borsino delle Professioni presente nel Bollettino mensile, gli andamenti dei comparti industriali sono un volano per la crescita della domanda prevista di operai specializzati e conduttori di macchine (+11% rispetto a maggio 2018), con elevate difficoltà nel reperire, in particolare, fonditori, saldatori, lattonieri e altre professioni simili (59%) e operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e per prodotti minerali (52,9%).
Per quanto riguarda il territorio, le entrate previste a maggio risultano in crescita rispetto allo stesso mese del 2018 nelle regioni del Centro (quasi +8mila). Di segno opposto le attese del Sud e Isole (-8mila entrate). In lieve calo la domanda per le regioni del Nord Est (-2mila), più che compensata dagli ingressi programmati nel Nord Ovest (+6mila).