“Ci si confronta sul più grande impianto siderurgico d’Europa. Lo stabilimento di Taranto fino al 2012 produceva 10 milioni di tonnellate di acciaio: il 67% del consumo effettivo di prodotti piani di tutta la manifattura italiana.” Lo dichiara Gianni Venturi, segretario nazionale Fiom-Cgil nel corso dell’audizione dellacommissione Lavoro della Camera
“Il futuro dell’industria italiana e quello di Taranto – aggiunge – e degli altri stabilimenti italiani di ArcerlorMittal sono inevitabilmente intrecciati.Per questo abbiamo dato un giudizio positivo dell’ingresso in ArcelorMittal di capitale pubblicoattraverso Invitalia che si perfezionerà nei prossimi giorni con un ruolo dello Stato di gestione e diindirizzo strategico. Siamo ben lontani dalla definizione del piano industriale con le conseguentiricadute in termini impiantistici, ambientali ed occupazionali.”
“Per noi resta come riferimento – prosegue Venturi – l’accordo del 2018 e il confronto delle prossime settimane deve avere l’obiettivo di confermare il vincolo occupazionale per tutti i lavoratori del gruppo compresi quelli dell’ex Ilva inamministrazione straordinaria. E’ necessario velocizzare l’autorizzazione integrata ambientale con l’inserimento anche del dannosanitario preventivo e le Commissioni devono essere investite delle scelte che saranno contenutenel piano industriale, della transizione, degli ammortizzatori sociali e tutto il Parlamento – conclude – deve essere coinvolto nella discussione sul piano della siderurgia e dei relativi investimenti europei”.