Roma, 3 giugno 2015 – Si è svolto a Roma, nella sede della Fondazione Censis, l’incontro “L’economia italiana a-ciclica”, primo dei quattro appuntamenti del ciclo Un Mese di Sociale, dedicato agli effetti della crisi economica nel particolare sistema socio-economico del nostro Paese. Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjobmetis e Presidente Assosomm, ha dato la propria lettura dell’attuale mercato del lavoro italiano che evidenzia i primi segnali di ripresa dopo le difficoltà che dal 2007 lo hanno paralizzato.
Commenta Rosario Rasizza a margine dell’incontro: “Il mercato occupazionale mostra i primi segnali positivi. Parliamo di un arresto della caduta, più che di una lenta ripresa. È infatti ancora presto per valutare gli effetti reali del programma di riforme intrapreso. Il Jobs Act ha favorito nuove assunzioni da parte delle aziende, grazie agli sgravi contributivi collegati al contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Ma il punto è che i posti di lavoro non si creano per decreto. Serve piuttosto un rilancio dell’economia reale.
Il Governo ha puntato sul tempo indeterminato come forma contrattuale privilegiata, favorendo la stabilità. Ad aprile, sono stati registrati 210 mila contratti di lavoro in più rispetto al 2014. Di questi, oltre 48 mila sono a tempo indeterminato, a cui si aggiungono altre 36 mila stabilizzazioni. Nei primi tre mesi del 2015 ci sono anche 111 mila contratti a tempo determinato in più: è un dato significativo, soprattutto se accostato al valore delle stabilizzazioni. L’auspicio è che questi posti siamo mantenuti anche tra tre anni quando le decontribuzione verrà meno.
Come Agenzia per il Lavoro, abbiamo l’obiettivo di stimolare le forme di flessibilità virtuosa, con lavoratori che godono di tutte le tutele e i diritti che spettano loro. E insieme quello di incoraggiare l’assunzione diretta da parte delle aziende dei lavoratori in somministrazione. Ci piacerebbe, però, che le ApL fossero maggiormente ascoltate e partecipassero ai tavoli di lavoro istituzionali per raccontare il nostro punto di vista e riportare il sentiment dei tanti imprenditori con cui tutti i giorni ci confrontiamo. Conclude Rasizza “Serve far ripartire la macchina, anche per i nostri figli. Oggi solo un giovane su due lavora, mentre il lavoro deve essere una certezza per tutti, e non un optional.”
Insieme a Rosario Rasizza, hanno partecipato al convegno, tra gli altri, Giuseppe De Rita (Presidente Censis), Francesco Maietta (Responsabile area Politiche sociali Censis), Enrico Morando (Viceministro Ministero Economia e Finanze) e Giuseppe Tripoli (Direttore Generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi Ministero Sviluppo Economico). Nel corso dell’incontro, l’Istituto di ricerca del Presidente De Rita ha presentato i risultati di un’indagine che ha evidenziato la natura omeostatica dell’economia italiana che “non ha subito i danni della crisi con la stessa gravità di altri sistemi economici, ma allo stesso modo non beneficerà con altrettanta intensità dei vantaggi della ripresa”.