L’accordo siglato questa mattina a Mestre, dopo una nottata di trattativa e approvato dalla Rsu dello Stabilimento di Susegana (Treviso) con 11 voti favorevoli e 4 contrari, rafforza il sistema partecipativo e trova l’equilibrio tra investimenti e condizioni di lavoro per 500 lavoratori diretti. Lo hanno affermato in una nota il Segretario nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis e il Segretario Fim Treviso Belluno, Alessio Lavisotto. L’intesa – spiegano i sindacalisti – rafforza il sistema partecipativo e trova l’equilibrio tra investimenti e condizioni di lavoro. In continuità con quello firmato a Solaro lo scorso gennaio. Gli Investimenti nel gruppo Electrolux stanno rafforzando l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Nell’accordo – spiegano Nobis e Lavisotto – si definisce che le Commissioni paritetiche sull’organizzazione del lavoro contribuiranno attivamente alla migliore implementazione dei nuovi processi anche con l’obiettivo di coinvolgere i lavoratori di volta in volta interessati dai cambiamenti di organizzazione del lavoro, un aspetto quest’ultimo strategico sia per il buon successo degli interventi sui processi produttivi che nella valorizzazione delle professionalità ed esperienze di tutti i lavoratori – permettendo loro di sentirsi parte integrante, e non subire, il cambiamento organizzativo. Il coinvolgimento attivo dei lavoratori avverrà sia sull’installazione della terza linea in Genesi che nell’implementazione delle due linee esistenti.
L’aumento del gettito produttivo passa da 94 a 108 pezzi ad ora e avverrà solamente al superamento di 600.000 pezzi all’anno sulle stesse linee. Aspetto importante che supera quanto definito nell’accordo del 2019 che prevedeva un aumento della capacità produttiva su volumi stimati. Questo investimento permetterà l’ottimizzazione dei processi produttivi. Il made in Italy, anche nell’elettrodomestico sempre più si qualifica per la capacità di gestire le fasi del processo oltre che al design dei prodotti tutelando l’occupazione – a prescindere da chi detiene la maggioranza azionaria delle società. Nel suo complesso – concludono i due sindacalisti – l’accordo raggiunto a Susegana è molto importante non solo per il sito ma per tutto il territorio, perché aumenterà gli occupati e continuerà a sostenere un indotto manifatturiero rappresentato da tante piccole aziende sul territorio di Susegana e nella provincia di Treviso.