Editoria e digitale rappresentano un connubio vincente? La risposta sembra essere affermativa. Il digitale, nel mondo editoriale odierno, viene considerato da molti professionisti ed esperti, un’opportunità e un supporto al tradizionale formato cartaceo.
“Il digitale rappresenta ancora una fetta esigua del mercato editoriale italiano, ma continua a crescere esponenzialmente: la disponibilità di titoli aumenta, il prezzo degli ebook reader scende e i lettori forti si spostano sempre più verso il digitale – spiegano Andrea Bongiorni e Maria de Toni, di WePub – L’arrivo in Italia di player di primo piano come Amazon e Kobo ha come effetto, oltre ad aumentare la concorrenza, anche quello di far conoscere i vantaggi degli ebook anche a quei lettori meno “alfabetizzati” e più restii ad abbandonare il cartaceo. Insomma, come è già successo negli Stati Uniti e in altri Paesi europei, il mercato non potrà far altro che crescere.”
Il mercato del libro ‘digitale’ in crescita costante porta, quindi, anche alla diffusione e allo sviluppo di nuove professioni nel campo editoriale.
Readers community manager – Avvicinarsi ai lettori, ascoltarli, cercare di comprendere le loro esigenze e le loro richieste e riuscire a stimolare la loro interazione, attraverso il web e i canali social, stanno rivestendo sempre di più dei ruoli di primo piano all’interno del mondo editoriale. I lettori hanno bisogno di attenzioni, di dettagli, di ricevere informazioni aggiuntive riguardanti le pubblicazioni di un editore e quest’ultimo deve fare in modo di restare in ascolto quando la sua community parla e deve dare delle risposte e degli stimoli, perché è soprattutto grazie ai lettori che un testo può camminare, correre, o rimanere nell’ombra.
Il readers community manager rappresenta, quindi, una figura professionale importante all’interno della casa editrice, e non si tratta di un ruolo che può essere improvvisato o destinato a ricoprire una carica marginale: sono necessarie competenze editoriali, conoscenze approfondite delle dinamiche della rete e capacità relazionali.
Digital content curator – Creare contenuti in grado di accompagnare e arricchire un testo pubblicato (blog, sito, presenza sui social network), selezionarli, scegliere dove posizionarli, comprendere al meglio il contesto nel quale inserirli: sono queste alcuni dei compiti principali della figura del digital content curator.
“In un universo di contenuti caratterizzato da una espansione crescente, il ruolo originale dell’editore, trasposto on line diventa quello del digital content curator – scrive Luca Conti, nell’articolo ‘I nuovi editori’, pubblicato su “Il Giornale della Libreria”, di settembre 2013 – L’espressione inglese vuole distinguere il significato da quello di curatore, in italiano associato più all’arte che ad altri ambiti professionali. Maria Popova, newyorkese di origini bulgare, è una delle professioniste più riconosciute nella cura di contenuti digitali. Forte del suo blog Braing Pickings, dove si diverte tutti i giorni a segnalare i libri e gli autori che danno sapore alla sua vita, Maria Popova scandaglia il web alla ricerca dei contenuti più originali, più coinvolgimenti, più interessanti per pubblici diversi. Per Lore, social network rivolto agli educatori, cura un blog su scienza e tecnologia.”
Self publishing consultant – L’autopubblicazione sta vivendo un periodo di diffusione e l’aumento di autori che decidono di intraprendere una strada indipendente non è un fenomeno da sottovalutare. La crescita di questi numeri, però, porta anche un aumento della varietà di scelta e la decisione di quale testo acquistare può diventare sempre più complessa per i singoli lettori. E, di conseguenza, diventa sempre più complicato riuscire a emergere anche come autore. Se si vuole abbracciare il self publishing con serietà e professionalità, quindi, alla base di questo viaggio, prima di una promozione efficace e di un posizionamento adeguato, ci deve essere, naturalmente, un buon prodotto editoriale, un testo di qualità.
Considerando questa panoramica può diventare sempre più importante la presenza di una figura professionale che sia in grado di accompagnare l’autore nella pubblicazione “indipendente” e che lo aiuti ad affrontare da diversi punti di vista le varie e delicate fasi editoriali.
Editoria e digitale: nuove professioni crescono
L’avvento dell’e-book porta con se la crescita di nuovi lavori “social” nel campo dell’editoria.
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