Un’idea innovativa, le competenze giuste e lo sguardo subito rivolto all’estero: sono questi gli ingredienti alla base di Blackshape Aircraft, azienda italiana, con sede a Monopoli, che produce aerei ultraleggeri in fibra di carbonio. Angelo Petrosillo (30 anni), avvocato, e Luciano Belviso (30 anni), ingegnere, sono i fondatori di questa impresa che rappresenta una realtà imprenditoriale di successo.
“Io e Luciano volevamo utilizzare la fibra di carbonio, quindi materiali compositi, e abbiamo trovato uno spazio per applicarli anche all’aereonautica, che sta esponenzialmente estendendo l’uso di questi materiali – spiega Angelo – A quel punto era stato recuperato il progetto di un aeroplano biposto che era stato realizzato da un disegnatore italiano (Bepi Vidor) e noi lo abbiamo industrializzato, ingegnerizzato, certificato e, infine, commercializzato.”
La storia e il progetto – “Il vero protagonista di questa storia e il reale motore del progetto è l’ingegnere aeronautico Luciano Belviso, io sono un comprimario – sottolinea Angelo – Noi eravamo amici dalle scuole superiori e nel 2009 abbiamo partecipato al bando “Principi attivi”, della Regione Puglia, che metteva in palio 25mila euro per giovani imprenditori o aspiranti tali, che avevano intenzione di avviare un progetto e di dare vita a un’impresa. È stato questo il punto di partenza della nostra realtà imprenditoriale. Un’ulteriore spinta, poi, è avvenuta nel 2010, grazie alla vincita di un altro bando, a livello europeo, di 350mila euro, ma non avevamo la capacità finanziaria per offrire le necessarie fideiussioni. Ci siamo rivolti, quindi, a un fondo di investimenti (Angelo Investments) a capitale privato che investe in PMI ad alto contenuto tecnologico: questo ci ha permesso di portare il capitale a un milione di euro e siamo partiti.
Nel 2011 abbiamo iniziato l’allestimento dello stabilimento produttivo: eravamo due dipendenti su 1300 metri quadri, mentre oggi siamo 70 su 4mila metri quadri. Per quanto riguarda la commercializzazione adesso siamo presenti in 24 Paesi del mondo e abbiamo venduto 53 aeroplani.
Se ripenso alla nostra percezione iniziale posso dire che quando una persona realizza un progetto imprenditoriale lo fa con l’ambizione che quello diventi un grande progetto. Inizialmente, di certo, non ci aspettavamo questa crescita e il raggiungimento di queste proporzioni in soli due anni, ma non abbiamo cominciato ‘all’avventura’ e fin dai primi passi eravamo sicuri della validità della nostra idea.”
Il futuro di Blackshape – Crescita, sviluppo e formazione: Blackshape guarda al futuro con positività e con obiettivi importanti. “Puntiamo a diventare la più grande azienda aeronautica privata d’Europa e arriveremo a decuplicare il fatturato nei prossimi cinque anni – continua Angelo – Per quanto riguarda le assunzioni, è previsto un piano che porterà ad assumere molti giovani e molte donne, connazionali e stranieri. Faremo in modo che tutte le figure che fanno parte della nostra squadra siano soddisfatti e felici di poter collaborare alla realizzazione e allo sviluppo continuo di un grande progetto.
Inoltre, continueremo a investire moltissimo nella formazione: ad esempio, in Blackshape chi viene selezionato per effettuare un test psicoattitudinale e riesce a superarlo, segue un corso di 36 ore (gratuito) in aula e di altre 30-40 ore di pratica. Da qui vengono scelti i migliori e inseriti in una lista che consultiamo nel momento in cui dobbiamo effettuare delle nuove assunzioni. Questo ci permette, quindi, di assumere persone che sono già state formate all’interno della nostra realtà. L’idea per il futuro è di continuare a investire molto in quest’area”
Fare impresa in Italia – “Ho trent’anni e non voglio indossare i panni dell’insegnante, spiegando agli altri come avviare nel modo migliore un’attività imprenditoriale – conclude Angelo – Sono sicuro, infatti, di dover ancora imparare e apprendere moltissimo e non penso di essere nelle condizioni per dare dei consigli in questo campo: posso solo dire, però, che io non sono un ingegnere, non ho esperienza in ambito aeronautico e non sono esperto di aeroplani, ma ne ho venduti 53 e sono amministratore, socio, direttore commerciale di un’azienda aeronautica e faccio l’imprenditore in questo settore. Alla luce di questo, quindi, ho compreso che l’aspetto più importante è circondarsi delle competenze giuste e costruire le condizioni di innovazione e vantaggio competitivo che possono consentire di sfondare.
Considerando la situazione italiana, infine, credo che gli svantaggi di fare impresa in Italia siano moltissimi, ma penso che i vantaggi siano superiori: se una persona ha voglia ed è capace di fare l’imprenditore nella nostra penisola, lo fa, a prescindere. Qui in Italia abbiamo Venezia, Firenze, la Ferrari, Prada, la Valle dei Templi, Dante, la lirica e quello che mi domando è: ‘Come si possono non vendere dei prodotti se si è italiani?’.
Dobbiamo capire ed essere consapevoli che abbiamo tutto, possediamo marchi che vengono stimati e apprezzati: nel mondo c’è tanta fame, tanta voglia, tanto bisogno di Italia.”