Roma – Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Semplificazione. Dalle bozze che circolano, non possiamo parlare della “madre di tutte le riforme”, come da annunci del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Manca una reale semplificazione per i liberi professionisti, non ci sono riferimenti a una serie di sburocratizzazioni fiscali e non è stata accolta una delle proposte maggiormente condivise dai parlamentari, ovvero quella della riforma dei codici Ateco.
“Apprezzabili gli interventi del governo su edilizia, appalti e digitalizzazione”, il commento della presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci. “Ci aspettavamo, però, qualcosa di più nei confronti del mondo professionale. E’ necessaria una reale sburocratizzazione che permetta una ripresa sprint, per recuperare il tempo perduto durante l’emergenza. Il Governo riparta dal dialogo con le professioni: solo noi possiamo sapere quali siano le reali problematiche e dove si debba intervenire per garantire una reale semplificazione”.
In particolare, il CoLAP contesta la mancanza di una semplificazione sul versante fiscale e tributario. Inoltre, ancora una volta non è stata accolta una proposta, quella della riforma dei Codici Ateco, largamente condivisa da tutti i parlamentari.
“Da anni denunciamo una situazione insostenibile per quanto riguarda i Codici Ateco”, spiega la presidente Alessandrucci. “Ci sono una serie di lavoratori, migliaia, che risultano invisibili agli occhi del governo visto che non hanno un Codice Ateco di riferimento che li inquadri. Siamo fiduciosi che, visto anche l’impegno preso dal governo durante gli Stati Generali, si possa intervenire in Parlamento per modificare il testo e accogliere le nostre proposte in materia di semplificazione. Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli e la ministra del lavoro Nunzia Catalfo hanno già dato l’ok alla modifica dei Codici Ateco e all’apertura di un tavolo permanente dedicato al mondo professionale. Un primo passo che speriamo porti a una reale collaborazione, finalizzata a migliorare la vita dei professionisti associativi”.