“La Whirlpool avrà a disposizione oltre 10 milioni di euro e non potrà più dire che va via da Napoli”, ha detto ieri il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. “Ci mettiamo soldi per dire a Whirlpool: noi ti diamo una mano ma tu onora gli impegni, che sono quelli di far lavorare le persone. Dall’oggi al domani è stato detto ai lavoratori che l’azienda voleva disimpegnarsi. Con questo intervento ci muoviamo nella strada di mantenere aperto quello stabilimento”, sottolinea il Vicepremier. Nel decreto, indica Di Maio “ci sono misure straordinarie per le aree di crisi complessa della Sicilia, la Blutec, della Sardegna e della provincia di Isernia, che avranno i soldi che servono”.
Fondo per i disabili. Poi ci sarà una norma per restituire una parte degli stipendi dei parlamentari del M5s al fondo per il lavoro per i disabili ha dichiarato il ministro del Lavoro e Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. “Il fondo esisteva ma chi voleva fare una donazione non poteva farlo, perché mancava l’Iban. Ora istituiremo l’Iban”, ha spiegato.
Tutele per i rider. “Poche settimane e i rider da lavoratori più sfruttati d’Italia saranno lavoratori tutelati. Ci abbiamo messo un po’ – ammette Di Maio – abbiamo un po’ parlato anche con le piattaforme di food delivery. Però non c’è stata una grande intesa, quindi ho deciso: si fa una legge. La facciamo in consiglio dei ministri con questo decreto e il giorno dopo è legge”. Resta da vedere se i fattorini in bici e scooter saranno soddisfatti. “D’ora in poi ai rider che portano le nostre pietanze a casa, con le biciclette, a volte col motorino, verranno riconosciute le tutele assicurative, i rimborsi spese per gli strumenti del lavoro, l’assistenza sanitaria, un salario minimo che significa consentire a queste persone di non essere sfruttate e sottopagate. I rider inseguono un algoritmo che gli permette di lavorare di più o di meno secondo quanto corrono per strada, in un ambiente anche ostile: ora avranno tutele”.
L’intesa sulle tutele per rider interessa più di un italiano adulto su tre che ha ordinato dal telefono o dal proprio personal computer pizza, piatti etnici o veri e propri cibi gourmet durante l’anno. E’ quanto emerge da una recente analisi Coldiretti/Censis sul food delivery che si classifica come il settore più dinamico della ristorazione.
Anche se, secondo Coldiretti, oltre alle condizioni dei lavoratori, sono diversi gli aspetti del food delivery che andrebbero cambiati a giudizio di chi fa ricorso a questo tipo di piattaforme. Il 28% di chi riceve il cibo a casa richiama, per esempio, l’esigenza di una maggiore sicurezza dei prodotti durante il loro trasporto garantendo adeguati standard igienici, evitando ogni contaminazione e preservando la qualità del cibo, ma c’è anche un 25,3% che chiede alle piattaforme web di promuovere anche la qualità dei prodotti e degli ingredienti che propongono nei loro menù di vendita, e un altro 17,7% vorrebbe migliorare anche l’utilizzo di prodotti tipici e di fornitori locali.
Nelle bozze non c’è invece nulla per quanto riguarda il nodo dell’immunità legata alla realizzazione del piano ambientale chiesta da Arcelor Mittal per l’ex Ilva, ma non è escluso che il tema possa essere affrontato direttamente in Consiglio dei Ministri.