A partire da luglio, 16 milioni di lavoratori avranno un beneficio economico in busta paga grazie al taglio dell’Irpef. È uno dei primi risultati dell’accordo fra Governo e Sindacati siglato nei giorni scorsi. Tutti coloro che percepiscono il ‘bonus’ di 80 euro voluto da Renzi (cioè quelli che guadagnano tra 8.200 e 24.600 euro lordi annui) avranno un ulteriore taglio delle tasse di 240 euro l’anno, 20 euro al mese.
Chi non lo riceve, o lo riceve solo parzialmente (cioè chi guadagna tra i 24.600 e i 28.000 euro) avrà diritto comunque ad un beneficio mensile fino a 100 euro. Chi guadagna tra i 28.000 e i 35.000 euro avrà diritto ad una riduzione delle tasse di ”almeno 80 euro”. Un’attenzione specifica è riservata ai lavoratori che non superano, come stipendio, 12.500 euro e non pagheranno l’Irpef.
“Un primo importante passo è stato fatto” commentano all’unisono i leader sindacali – che però chiedono una “riforma complessiva che preveda misure serie contro l’evasione fiscale, per recuperare risorse, abbassare le tasse sul lavoro e sulle pensioni, creare lavoro di qualità per giovani e donne”.
La richiesta più pressante dei tre segretari sindacali è quella di ”intervenire sui pensionati, sui lavoratori poveri e sugli incapienti, anche cancellando i contratti ‘pirata’ e i part-time involontari, e rafforzando il sistema di welfare con nuove misure sociali”. Il confronto ora è sul tema pensioni, visto l’incontro sindacati governo in programma il 27 gennaio. Il più esplicito è il segretario generale della Cgil che boccia il sistema contributivo – “non funziona ed è penalizzante” – e chiede un’uscita dal lavoro ”flessibile, a partire da 62 anni”.
”Serve – incalza Landini – una vera riforma delle pensioni: è evidente a tutti che la legge Fornero ha aumentato le diseguaglianze e non ha risolto i problemi”. Il segretario Cgil rilancia l’ipotesi di “una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha avuto lavori discontinui e precari”. Sul tema della trattativa riguardante le pensioni, che verrà affrontato a partire dal prossimo lunedì, “ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro”, dichiara Landini nell’intervista rilasciata a La Stampa.