Con l’inflazione che veleggia intorno al 9% il tema del costo della vita e soprattutto delle misure per sostenere il reddito dei dipendenti e delle loro famiglie è tornato centrale. In questo scenario oltre ai provvedimenti del Governo giocano un ruolo decisivo le politiche di sostegno ai salari delle aziende.
La ricerca. Anche le aziende scendono in campo per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti in una congiuntura preoccupante. Il 13% delle aziende hanno già deciso misure di sostegno e il 47% sta valutando quali attività avviare in questo senso. Il 30% circa, per contro, non prevede misure di supporto. Tra le aziende che hanno già previsto tali misure, il 44% ha potenziato gli strumenti di welfare aziendale già in essere e il 37%, invece, ha puntato direttamente su misure più dirette come i fringe benefit e i bonus bollette fino al tetto dei 600 euro. Il 29% delle aziende rispondenti, invece, ha previsto aumenti retributivi stabili in una percentuale che va dal 3% a oltre il 7%. La percentuale più importante degli aumenti retributivi è nella fascia dal 3 al 5%, (il 14 circa delle aziende). Tra le aziende, per contro, che non hanno previsto misure di sostegno al reddito dei dipendenti la principale ragione risiede nei vincoli di bilancio e nelle dinamiche negative di fatturato. Da notare come per il 40% delle aziende tali misure sono state decise in modo unilaterale e senza coinvolgimento dei sindacati, coinvolti solo nel 10% dei casi. Rispetto all’attuale crisi energetica il 69% dei direttori del personale ha dichiarato che questa non inciderà su eventuali riduzioni del personale, mentre per il 12% questa eventualità è reale e molto probabile. Questi i dati principali emersi dall’indagine Aidp, a cuihanno risposto circa 614 direttori del personale, curata del Centro Ricerche Aidp guidato dal professor Umberto Frigelli, che verranno presentati al 51° Congresso Nazionale Aidp di Bologna.
“L’attuale congiuntura e crisi internazionale ha evidenti ricadute sul sistema produttivo, sul lavoro e sul costo della vita delle persone e dei lavoratori del nostro Paese. Per queste ragioni è necessario mettere in campo tutte le forze e le energie per contrastarlo. In questo senso anche le aziende e le direzioni delle risorse umane possono svolgere un ruolo importante così come evidenziato dai risultati della nostra indagine – spiega Matilde Marandola, Presidente Nazionale AIDP -. Sono questi i temi al centro del nostro 51esimo Congresso Nazionale che prende spunto dalle profonde ferite che la pandemia prima e la crisi ucraina poi stanno procurando nel vivo del nostro corpo sociale. Vanno ridefinite le priorità e un nuovo patto sociale che includa anche il rapporto tra individuo e azienda e che consideri la persona nella sua unicità. Si tratta di un cambio di paradigma nella gestione delle persone nelle organizzazioni su cui Aidp, a partire dal proprio Congresso di Bologna, chiama tutta la comunità professionale e la società civile al confronto”.
Il 51° Congresso Nazionale Aidp a Bologna il 7 e 8 ottobre 2022 presso FICO Centro Congressi. Al via il Congresso dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale dal titolo: “Verso nuovi paradigmi: inclusione, digitale, sostenibilità e organizzazioni ibride”. Una due giorni ricca di confronti, talk, approfondimenti con speaker autorevoli tra cui: Carlo Cottarelli, Pier Luigi Celli e Michele Tiraboschi, l’Ammiraglio Giuseppe Abbamonte, il già direttore tecnico della Nazionale di Nuoto in acque libere, Massimo Giuliani e numerosi altri speaker per una platea di circa 800 partecipanti e professionisti delle risorse umane. Per maggiori info: https://congresso.aidp.it/index-2022.php.
– Nota stampa Aidp –