Chi è e cosa fa una travel designer? Se la parola travel fa immaginare una persona n giro dalla mattina alla sera, in realtà è un lavoro molto più complesso che prevede diversi momenti di progettazione, di analisi e di attenzione ai clienti che, in questo caso, sono i viaggiatori.
Per capire meglio qual è la sua professionalità, da non confondere con i più noti agenti di viaggio o tour operator, e qual è il suo valore aggiunto in un momento in cui si è tornati a viaggiare, lo abbiamo chiesto a Valentina Idrofano, travel designer di WeRoad. Una realtà che organizza viaggi on the road in più di 190 destinazioni al mondo e in Italia e punta sul concetto di community per unire chi ha voglia di viaggiare con i propri coetanei. Stando ai numeri ha infatti già portato 30mila viaggiatori alla scoperta del mondo, conta un seguito sui social di 1 milione di follower e ha una squadra di 450 coordinatori.
Valentina, di cosa si occupa una travel designer? E qual è la differenza rispetto ad altre tipologie di designer e quali invece i punti in comune?
“Il travel designer è quella figura che come un sarto disegna e cuce un itinerario di viaggio. Uso questa metafora perché il travel designer non si limita a organizzare un tour decidendo cosa fare questo o quel giorno o gli spostamenti, ma crea l’esperienza perfetta e unica in base al target che parteciperà al viaggio. La differenza rispetto ad altri designer potrebbe essere il prodotto finale: un designer che per esempio fa prodotti d’arredo ovviamente cerca il più possibile di creare un prodotto unico e che calzi bene a chi dovrà poi usufruirne. Ma un divano è un oggetto fisico, lo puoi usare sempre e prima o poi ti ci abitui fino a quando diventa la normalità. Un viaggio invece è unico e irripetibile, e per questo lo ricorderai per sempre. Pur andando nello stesso luogo non sarà mai un’esperienza identica! Per questo è fondamentale studiare ogni minimo dettaglio”
Come si diventa travel designer? Qual è la tua formazione?
“A mio avviso, non è importante il titolo di studio, sono molto più importanti l’attitudine, le esperienze di viaggio fatte, ma soprattutto una grande capacità organizzativa. Il travel designer è anche un po’ il product e project manager di ogni itinerario. Nel processo di selezione in WeRoad riguardo a questa figura chiediamo sempre di realizzare dei business case, così facendo mettiamo alla prova le reali capacità dei candidati. Io ho iniziato come tour leader e da questa esperienza ho imparato tantissimo. Ho capito l’importanza del rapportarmi con gli altri prima come persona e poi come professionista perché nel mondo del travel non stai gestendo solo un prodotto ma il tempo e le aspettative delle persone. Tutto questo fa sì che non abbia una giornata tipo ed è proprio per questo che me ne sono innamorata. Zero routine, ogni giorno è diverso dall’altro, ogni viaggio o ispezione di lavoro è unico e questo è il vero valore aggiunto di questa tipologia di lavoro”.
Qual è l’apporto che la tua professionalità dà a chi viaggia, a chi organizza i viaggi e in generale al settore del turismo?
“Sento di avere una responsabilità importante: un viaggio non è qualcosa che si fa tutti i giorni e non è un oggetto fisico che puoi toccare o provare. Rivive solo nelle fotografie e soprattutto nei ricordi. Ecco, il mio apporto è questo: fare in modo che in viaggio si vivano emozioni che possano ritornare ricordando o guardando una foto! Ribadisco che una delle maggiori nostre responsabilità è quella di ‘gestire’ il tempo delle persone, una risorsa limitata e immensamente preziosa: è un compito arduo perché, se sbagli un prodotto, puoi chiedere al cliente di fare un reso e magari gliene spedisci un altro, ma se sbagli un viaggio non puoi tornare indietro e il tempo non può essere recuperato”.
Già, e questo vale ancora di più in un periodo come quello che viviamo in cui viaggiare non è più agevole come in passato. Detto questo, per chi lavora solitamente un travel designer e qual è la sua retribuzione?
“Il travel designer può essere sia un viaggiatore freelance che un team member. Nel caso specifico di WeRoad può anche essere un coordinatore di viaggio che propone degli itinerari e poi magari gestisce i viaggi pionieri (cioè i primi viaggi realizzati seguendo quell’itinerario) in modo da testare sul campo il travel design e fare gli aggiustamenti e i miglioramenti necessari. La retribuzione in quel caso è sul viaggio progettato e viaggio coordinato. Ma possono essere anche figure assunte a tempo pieno nel team e a quel punto,oltre alla parte di disegno del viaggio ex novo, c’è anche la gestione e costante aggiornamento e miglioramento dei tour in corso”