Assegno ordinario per emergenza coronavirus. Sono 6,75 milioni i lavoratori beneficiari di cassa integrazione o dell’assegno ordinario per l’emergenza Covid, dei quali 4,29 milioni (quasi due terzi) con gli importi già anticipati dalle aziende con conguaglio Inps e 2,45 milioni con pagamento diretto Inps. È quanto emerge dalla nota dell’Istituto, dove si legge che le domande arrivate sono state 309.485 di cui 122.903 con pagamenti a conguaglio. Ad oggi sono state autorizzate 219.295 domande. Per quanto riguarda la cassa senza causale Covid l’Inps ha autorizzato a marzo alle aziende 19.999.771 ore di cassa integrazione con un calo dell’8,2% su marzo 2019 e un calo del 5,9% su febbraio.
Nel mese di marzo 2020 il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 20,0 milioni, in diminuzione dell’8,2% rispetto allo stesso mese del 2019 (21,8 milioni). Come spiega in una nota l’Inps, questi dati fanno riferimento alla data di autorizzazione – non alla domanda – e quindi non ci sono le ore autorizzate con causale “emergenza Covid-19”.
Interventi ordinari. Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a marzo 2020 – spiega l’Istituto – sono state 12,7 milioni. Un anno prima, nel mese di marzo 2019, erano state 11,8 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale è pari a +7,9%. In particolare, la variazione tendenziale è stata paria +21,3% nel settore industria e-38,3% nel settore Edilizia. La variazione congiunturale registra, nel mese di marzo 2020 rispetto al mese precedente, un incremento pari al 19,4%.
Interventi straordinari. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a marzo 2020 – prosegue l’Inps – è stato pari a 7,3 milioni, di cui 3,1 milioni per solidarietà, registrando un decremento pari al 27,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che registrava 10,0 milioni di ore autorizzate. Nel mese di marzo 2020 rispetto al mese precedente si registra una variazione congiunturale pari al -31,5%.
Gli interventi in deroga sono stati pari a circa 2mila ore autorizzate a marzo 2020 registrando un decremento dell’82,2% se raffrontati con marzo 2019, mese nel quale erano state autorizzate circa 12mila ore. La variazione congiunturale – conclude l’Inps – registra nel mese di marzo 2020 rispetto al mese precedente un incremento pari al 515,2%.