Dalla mappa raffigurante la diffusione nel mondo del Coronavirus a partire dall’Italia mostrata dalla CNN, alla “Corona pizze” dello spot francese non sono mancati in questa settimana di paura e psicosi internazionale episodi di rappresentazioni distorte – e a volte di veri e propri sfottò – da parte di altri paesi a danni dell’Italia. Intanto si allunga sempre di più la lista degli Stati che chiudono le frontiere agli italiani o impongono limitazioni al loro arrivo: misure non sempre giustamente motivate che hanno suscitato polemiche e malumori sui social, ma anche una certa reazione da parte di autorità e politici nostrani, in primis il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha definito la situazione “inaccettabile”.
Uno spot imbarazzante, quello andato in onda in settimana sull’emittente francese privata Canal Plus, tanto che lo stessa ambasciata francese se ne è prontamente dissociata. Si tratta di una breve clip in cui un pizzaiolo tossisce e starnutisce su una pizza appena sfornata, intanto, con sottofondo una musica pseudo-napoletana, una voce fuori campo annuncia: “Questo programma è presentato dalla pizza Corona, la nuova pizza italiana che farà il giro del mondo”. Un mix di pessimo gusto e stereotipi caricaturali, tanto che solo dopo poche ore dalla messa in onda lo stesso canale francese ha ritirato lo spot, chiedendo pubblicamente scusa. “Canal+ si scusa – riporta il Corriere della Sera – con i nostri amici italiani per la trasmissione di una breve sequenza di pessimo gusto” ha fatto sapere un portavoce del gruppo televisivo, promettendo una lettera di scuse all’ambasciatore italiano a Parigi.
La reazione sui social, e non solo, d’altronde è stata fortissima: un coro di polemiche e malumori, che si è esteso all’istante anche al di fuori dei confini virtuali dei social. Unanime è stata infatti anche la condanna da parte dei rappresentanti politici italiani – governo compreso –, anche di schieramenti opposti: se infatti a destra Giorgia Meloni (FdI) ha parlato di “immondizia anti italiana”, a sinistra, particolarmente duro soprattutto è stato il commento della ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova (Italia Viva), che in un post su Facebook ha ribadito: “Questa non è satira, è un’offesa ad un’intera nazione, è un’evidente mistificazione dei fatti. È il populismo fatto immagine”.
Ma il discorso è più ampio: i media esteri infatti non stanno certo facendo un ottimo lavoro – forse per leggerezza o per un’errata interpretazione dei fatti – nei confronti della situazione italiana. È il caso della mappa diffusa dall’emittente statunitense CNN che avrebbe dovuto spiegare la diffusione del Coronavirus nel mondo: nell’immagine tante frecce rosse collegano l’Italia ai paesi del mondo – con l’ovvia eccezione della Cina – in cui si sono registrati casi di contagio da Covid-19. “Coronavirus cases linked to Italy” è il titolo apparso in sovraimpressione e presente anche nel post diffuso sui social. Anche in questo caso gli utenti non hanno risparmiato critiche e polemiche, alle quali si è unito anche Luigi di Maio; il ministro degli Esteri ha infatti scritto su Facebook: “La CNN mostra una cartina in cui sembra che l’Italia sia l’origine del focolaio del coronavirus. Questa è una visione distorta della realtà.”
“La disinformazione di alcune testate fa a pugni non con delle opinioni, ma con i dati numerici” ha inoltre aggiunto Di Maio. È infatti degli ultimi giorni la notizia che molto verosimilmente il primo europeo ad aver contratto il virus – stando a quanto scritto da un team di medici tedeschi in una lettera pubblicata dal New England Journal of Medicine – è stato un uomo tedesco, in seguito ad un incontro di lavoro con un collega di Shangai. Una scoperta che mostra ancora una volta come “la caccia all’untore”, soprattutto se unita alla disinformazione, trappola in cui – è inutile negarlo – inizialmente siamo caduti anche noi, non solo è inutile, ma anche potenzialmente pericolosa.