“Non abbassare la guardia contro lavoro nero e possibili infiltrazioni criminali, soprattutto nel settore edilizia”: è l’appello della Cgil al Governo in vista della prossima riapertura di alcuni cantieri.
“Occorre aiutare le imprese serie, che sono tante ed impedire che furbetti e criminali possano godere di un allentamento delle regole – afferma il segretario della Fillea Cgil Alessandro Genovesi – Per questo è fondamentale immettere la massima liquidità possibile nelle imprese, con tutti i mezzi possibili (dall’anticipo pagamento da parte delle stazioni appaltanti a forme semplificate di garanzie)”.
“Servono però – prosegue il sindacalista – alcuni paletti chiari, prima di tutto il rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro; la regolarità contributiva; il rispetto della congruità dove prevista; l’attuazione immediata dell’articolo 105 comma 16 del Codice degli Appalti”.
“Quando sarà il momento della ripartenza – prosegue Genovesi – due saranno i pericoli da evitare: da un lato che le imprese serie a corto di liquidità si consegnino alla criminalità organizzata e all’usura, dall’altra che imprese strutturate e responsabili si trovino a competere con furbetti di ogni sorta, subendo una concorrenza sleale”.
“Diamo per scontato che possano beneficiare della scelta di anticipare fino al 95% del contributo, solo le imprese in regola con il Durc – sottolinea il segretario Fillea – ora è il momento di rafforzare la qualità e la regolarità delle imprese, del lavoro e dell’intero sistema degli appalti”
“È indispensabile quindi – conclude Genovesi – sostenere le imprese serie, mettendole nelle condizioni di ripartire il prima possibile, anche con forme straordinarie di finanziamento a breve e medio periodo, evitando così che falliscano o finiscano nelle mani della criminalità”.