È il momento dell’unità e nessuno dovrà restare indietro. Così può riassumersi il pensiero del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, dopo le ultime evoluzioni dettate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
L’obiettivo è chiaro e lo ha spiegato la titolare del Dicastero, in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Avvenire’: “Garantiremo ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori e congedi parentali per aiutare i genitori ad affrontare questo difficile momento”. Sul tema delle famiglie, Catalfo si è soffermata in modo particolare, anticipando che esse “potranno chiedere il congedo dall’entrata in vigore del decreto con effetto retroattivo. Questa misura, che avrà una durata di 15 giorni e prevedrà un’indennità parametrata alla retribuzione per tutti coloro che hanno figli fino a 12 anni e senza limiti di età per chi ha figli disabili, sarà accessibile a tutti quei nuclei che ne hanno bisogno”. Un passo in avanti concreto, dunque, nelle misure di sostegno dedicate alle famiglie.
Non solo. Catalfo ha annunciato l’introduzione dei voucher baby sitter: “Ne avranno diritto tutti coloro i quali non ricorreranno al congedo o che non sono già in smart working o Cig”. Inoltre, in accordo con il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, “abbiamo voluto prevedere un voucher speciale, potenziato in termini economici rispetto agli altri, per tutto il personale sanitario: medici, infermieri e operatori socio-sanitari”. Un’attenzione doverosa, e non di retorica, verso quelle categorie professionali impegnate da settimane in prima linea.
Il versante delle imprese. Il Ministro – si legge nella nota del Ministero del Lavoro – ha annunciato il finanziamento della cassa integrazione in deroga con 4 miliardi di euro. Parlando al quotidiano della Cei, Catalfo ha spiegato che l’ammortizzatore sarà “in favore di tutti quei lavoratori che non sono salvaguardati dalle misure ordinarie di sostegno al reddito”.
La cassa integrazione ordinaria. “Ci sarà la creazione di una causale unica speciale (Covid-19), la semplificazione delle procedure e dei vincoli di accesso: non saranno cioè richiesti i 90 giorni di anzianità né il periodo di cassa verrà calcolato ai fini del raggiungimento dei limiti di utilizzo. E chi è in Cig straordinaria poi potrà avere accesso all’ordinaria con la stessa causale e la medesima procedura”. Sarà introdotto anche un rafforzamento del Fis, il Fondo di Integrazione Salariale: che “potrà essere usato in via ordinaria anche dalle aziende che hanno un numero di dipendenti compreso fra 5 e 15”.
Gli autonomi. Il ministro è stato chiaro: oltre alla “sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, prevediamo una indennità una tantum di mille euro per co.co.co, autonomi e professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps”.