“Tagliare risorse pubbliche per gli investimenti nel Mezzogiorno, spostandole su altre voci di spesa o a beneficio di altri territori, sarebbe sbagliato e nefasto”. Lo scrive in una nota Alleanza delle Cooperative secondo la quale “Il ritardo di sviluppo del Mezzogiorno rischia di essere ulteriormente appesantito dalle conseguenze economiche e sociali della crisi in corso”.
Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, critica l’ipotesi governativa, anticipata da alcuni giornali, di destinare ad altre zone del Paese le risorse destinate agli investimenti pubblici nel Sud. “Abbiamo sempre sostenuto – afferma Lusetti – la necessità di rispettare in pieno la clausola della proporzionalità della spesa in conto capitale alla quota di popolazione, in modo da assicurarne al Mezzogiorno non meno del 34%.”
“Una misura – continua il Presidente di Alleanza delle Cooperative – che, pur tardiva e non ancora pienamente operativa, rappresenta un modo per rimediare allo squilibrio registrato nella destinazione di risorse pubbliche per investimenti, che dal 2000 al 2018 è stata, in media, inferiore di quasi 8 punti percentuali all’anno rispetto a quella che il Sud avrebbe dovuto ricevere”.
“Sospendere l’efficacia di questa clausola, come accadrebbe se la bozza governativa fosse confermata significherebbe sottrarre al Mezzogiorno, già profondamente segnato dagli effetti di una lunga recessione, risorse indispensabili per la realizzazione di infrastrutture materiali, tecnologiche e sociali che possano rilanciarne lo sviluppo”.
“Comprendo – conclude Lusetti – la necessità di reperire risorse per affrontare le conseguenze della drammatica crisi in corso, ma non si può pensare di farlo a spese del Sud; per questo invitiamo il governo a non dare corso alle ipotesi trapelate, studiando percorsi differenti che rispettino i livelli di investimento in funzione del riequilibrio complessivo dei divari all’interno del Paese”.