Contributi Inps: come comportarsi con l’assunzione di assistenti familiari e collaboratori domestici

Per chiunque assuma assistenti familiari o collaboratori domestici, più comunemente chiamati badanti e colf, la legge impone che siano regolarmente assicurati al fine di poter loro garantire una pensione futura, gli assegni familiari, la copertura sugli infortuni, l’indennità di malattia e, in linea generale, i diritti che vengono riconosciuti alle altre tipologie di lavoratori dipendenti.

L’assicurazione deve essere fatta presso l’Inps, l’ente a cui va denunciata l’assunzione di colf e badanti, anche per via telematica. Per procedere in tal senso, occorre collegarsi al sito e inserire il Pin personale. Smaltita la procedura di assunzione, il datore di lavoro riceverà, direttamente al proprio domicilio, i relativi bollettini di conto corrente, che utilizzerà per procedere al pagamento dei contributi.

I contributi che il datore di lavoro deve versare sono dovuti in parte anche dal lavoratore, al quale vengono direttamente trattenuti nel pagamento dello stipendio. Il datore di lavoro, invece, verserà i contributi autonomamente, secondo le modalità previste dall’INPS. Gli importi versati all’INPS per il personale domestico, dipendono dal livello di retribuzione, dall’orario settimanale adottato e dal tipo di contratto di lavoro (determinato/indeterminato) stipulato. Il conteggio esatto delle ore lavorative svolte dalla dipendente in un trimestre, parte dalla domenica iniziale fino all’ultimo sabato del trimestre stesso. Per i contratti a tempo determinato è previsto inoltre un ulteriore versamento pari all’1,40% (finanziamento Aspi).

Il contributo orario

Si riportano di seguito le tabelle con gli importi del contributo orario per l’anno in corso, compilate in osservanza della retribuzione senza contributo addizionale per colf e badanti assunte a tempo indeterminato o determinato.

La cifra tra parentesi corrisponde alla quota a carico del lavoratore.

** Tra parentesi, la quota a carico del lavoratore.

Il versamento dei contributi di colf e badanti va effettuato ogni trimestre con le seguenti scadenze:

1° trimestre – dal 1° al 10 aprile

2° trimestre – dal 1° al 10 luglio

3° trimestre – dal 1° al 10 ottobre

4° trimestre – dal 1° al 10 gennaio.

In caso di ritardo nel versamento dei contributi, viene applicata una sanzione, calcolata secondo il tasso vigente alla data di pagamento o di calcolo fino ad un massimo del 40% sull’importo dovuto nel trimestre o sulla cifra residua da pagare. Ricordiamo che nel momento in cui il rapporto di lavoro termina, i contributi devono essere versati entro i dieci giorni successivi alla sua cessazione.

Occuparsi in autonomia di tutti questi aspetti può non essere semplice. Per questo motivo, la soluzione potrebbe essere quella di affidarsi alla Divisione Family Care dell’Agenzia per il Lavoro Openjobmetis (familycare.openjobmetis.it), ed evitare così di doversi preoccupare della gestione, del pagamento e delle scadenze previste dalla normativa italiana, in quanto è la stessa Divisione che si occupa della gestione di tutti gli adempimenti amministrativi: l’assistenza familiare resa semplice!

di Elisa Fagotto,

Project Manager della Divisione Family Care di Openjobmetis SpA