“In un contesto di welfare pubblico sempre più stretto da vincoli di bilancio e da una crisi demografica che mette a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico e dei servizi sanitari con un aumento dell’età media della popolazione, una forte riduzione delle nascite e un rapporto attivi pensionati sempre più preoccupante con la progressiva diminuzione delle entrate contributive, fondamentale è il ruolo della contrattazione collettiva e del consolidamento del sistema di welfare multipilastro nel quale da sempre crediamo fermamente”: così Donatella Prampolini, vice presidente di Confcommercio con incarico al lavoro e alla bilateralità, in occasione dell’audizione presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale allargato.
“Ne sono una prova – ha proseguito Prampolini – gli interventi realizzati tramite il recente rinnovo del nostro CCNL che ha posto come centrali politiche di welfare volte al rafforzamento della conciliazione vita lavoro con maggior flessibilità nella fruizione dei congedi parentali, l’introduzione di congedi per donne vittime di violenza, e, più in generale, a tutela della condizione femminile, la promozione di iniziative volte a ridurre il divario di genere, tra le quali la certificazione di parità affidata alla Commissione permanente per le pari opportunità. A ciò si aggiungono un potenziamento del welfare sanitario integrativo e del sistema degli enti bilaterali, le misure riguardanti la contrattualistica per meglio affrontare le nuove sfide imposte dal mercato e dalle transizioni verso le nuove professioni digital e green e la riaffermazione della centralità della formazione professionale, come leva per la competitività e lo sviluppo delle imprese e la crescita professionale dei lavoratori.
Le azioni citate non possono tuttavia prescindere dalla garanzia del buon funzionamento e della tenuta del welfare pubblico previdenziale e sanitario, quindi ci aspettiamo misure che riprendano i ragionamenti di migliorabilità del sistema pensionistico, soprattutto a supporto dei giovani con carriere discontinue, delle donne, le cui esigenza di cura familiare spesso allontanano dal mercato del lavoro, dei più deboli interessati da mansioni gravose e che consentano altresì alle imprese di portare avanti percorsi di riqualificazione e inserimento occupazionale.”
“Sul fronte del secondo pilastro – ha concluso la vice presidente di Confcommercio – fondamentale è valorizzare il ruolo dei Fondi pensione, con una maggior diffusione della cultura previdenziale e una più spinta leva fiscale per incrementare le adesioni, e quello dei Fondi di assistenza sanitaria integrativa che, per i principi mutualistici, solidaristici e capacità di intermediare la spesa privata out of pocket, possono essere realmente sussidiari al SSN secondo logiche di equità e di un crescente universalismo.”