Roma – Sofferto e articolato il tavolo riaperto al Mise tra il gruppo dirigente di Auchan Sma, la direzione della Bdc Srl e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs, in presenza del Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial e del sottosegretario Alessandra Todde, sul destino della rete commerciale della multinazionale francese della grande distribuzione organizzata acquisita dal Consorzio di Dettaglianti Conad.
Va in soffitta il piano quinquennale declinato dalla Bdc in occasione dei precedenti incontri con i sindacati; l’operazione dovrebbe avere un timing molto più ristretto e concludersi entro il mese di giugno 2020. Oltre ai 109 negozi oggetto di trasferimento e dei 5700 addetti occupati – operazione che avverrà da ottobre 2019 a marzo 2020 – Conad procederà all’acquisizione di soli 45 altri punti vendita mentre sarebbero già in corso le trattative con un primario gruppo della Gdo per altri 31 negozi. Secondo quanto comunicato al tavolo dalla Bcd le trattive sulla cessione di ulteriori 52 negozi, con 1735 dipendenti, sarebbero giunte ad un livello avanzato; nulla è dato sapere sui restanti 32 negozi della rete sui quali sono attivi 2207 dipendenti.
L’esubero presentato dal gruppo Auchan – quantificato originariamente in circa 6200 unità ricavati dalla maggiore incidenza del costo del lavoro rispetto al sistema Conad – si ridurrebbe a 3105 lavoratori; circa 3100 lavoratori saranno ricollocati per il tramite dei trasferimenti nella rete commerciale. Nell’ambito dei 154 punti vendita che transiteranno al sistema Conad 29 negozi saranno oggetto della riduzione delle superfici – dal 30 al 50% in media da realizzarsi entro la fine del 2020 – per conformarsi al livello organizzativo del Consorzio di Dettaglianti. Per quanto riguarda la logistica dovrebbe concretizzarsi l’assorbimento del sistema Conad dei centri logistici di Chiari, Melfi e Grantorto e, in prospettiva, si potrebbe aprire la strada dell’integrazione per i centri logistici di Fiumicino, Santa Palomba e Osimo.
A complicare la situazione il pronunciamento dell’Antitrust sui 33 punti vendita Sma confluiti al Gruppo Arena; almeno in 20 mercati territoriali l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sollevato delle obiezioni con l’apertura dell’istruttoria. Per i sindacati “il confronto con Bdc e Conad deve conoscere un innalzamento in termini qualitativi”. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs richiamano ad “un’assunzione di responsabilità corale che non si limiti solo a impresa e organizzazioni sindacali, ma veda la partecipazione attiva degli Enti Locali, in particolare delle Regioni per la ricollocazione dei lavoratori”. “E’ fondamentale che la vertenza non lasci nessuno indietro perché Conad – affondano i sindacati – non ha acquisito solo il retail, ma anche le funzioni e i dipendenti che non operano esclusivamente nelle rete commerciale”. A fare da corollario alla giornata di mobilitazione la massiccia adesione allo sciopero, in media superiore all’85% su tutto il territorio nazionale, per i sindacati “concreta e visibile condivisione delle lavoratrici e dei lavoratori alla posizione dei sindacati e che dimostra chiaramente anche l’attaccamento all’impresa e al lavoro”. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs infine “Conad deve rispettare gli impegni presi sulla continuità dell’impresa acquisita e non tentare di fare forzature» e ancora «bisogna agire con senso di responsabilità per salvaguardare non solo il patrimonio aziendale ma anche il patrimonio delle risorse umane qualificate che rappresenta il valore aggiunto dell’impresa”.