Tatiana Peruffo è giovanissima. Ha solo 23 anni eppure parla e lavora come fosse già una professionista del settore. A 19 anni dopo il liceo artistico, s’iscrive all’Accademia del Teatro alla Scala al corso di formazione per truccatori e parrucchieri teatrali.
“Dopo otto mesi di scuola, ho iniziato a lavorare e da allora non mi sono più fermata”. Tatiana diventata truccatrice d’agenzia e lavora a stretto contatto con un fotografo. Dopo poco viene chiamata dalla Scala per lavorare in teatro. Oggi è, invece, a Roma al seguito del musical Priscilla: “Mi occupo delle stravaganti acconciature di scena. È divertente anche se gli orari sono davvero folli”.
La scuola della Scala – Il corso di formazione per truccatori e parrucchieri teatrali, istituito nel 2004, prepara infatti professionisti specializzati nella realizzazione del trucco di scena, nella predisposizione delle acconciature e nella gestione delle parrucche, capaci di operare non solo in ambito teatrale, ma anche in altri settori dello spettacolo dal vivo, compresi set fotografici, sfilate di moda, set cinematografici e televisivi.
Per questo, in pochissimo tempo, Tatiana ha potuto spaziare tra un lavoro in video, negli studi di un fotografo, e in teatro: “Arrivata in Accademia non ero sicura del settore in cui avrei voluto lavorare. Dai tempi del liceo amo giocare con i colori e amo il trucco teatrale, ma in realtà con il tempo mi sono resa conto che mi piace anche molto il make up base per i servizi fotografici. Il mio sogno comunque sarebbe quello di lavorare un giorno nel body painting”.
Il progetto formativo – Il corso della Scala va a colmare un vuoto formativo rappresentato dalla presenza sul territorio nazionale d’istituti professionali specializzati quasi esclusivamente nel campo della moda.
Il progetto didattico, che si avvale del coordinamento tecnico di Franco Restelli, responsabile del Reparto Truccatori e Parrucchieri del Teatro alla Scala, è distribuito nell’arco di un anno e si articola in lezioni teoriche e pratiche.
Gli allievi acquisiscono le competenze adeguate a svolgere tutte le attività relative alla realizzazione, pulizia e conservazione delle acconciature, all’elaborazione del trucco e di eventuali effetti quali ombre, invecchiamenti, ringiovanimenti, ferite, e ad utilizzare sapientemente tutti gli strumenti necessari. “Studiare effetti speciali è stato bellissimo – ricorda oggi Tatiana -, ma è anche un settore molto difficile in cui lavorare. È stato invece molto interessante approfondire le mie conoscenze di base sul make up. Dopo qualche ora di corso mi sono resa conto che per anni avevo commesso moltissimi errori davanti allo specchio”, scherza ora la make up artist.
Ogni settore ha il suo make up – Quando si lavora per un’agenzia si segue passo per passo il lavoro delle modelle: “All’inizio della giornata si discute con il fotografo a proposito dello stylist e del progetto. In base a come la modella è vestita, si definisce il trucco. Tra uno scatto e l’altro, poi, si continua a ritoccare il make up in modo tale che la modella sia sempre perfetta”.
Diverso, invece, il lavoro in teatro: “E’ una vita completamente diversa, rispetto a quella nello studio fotografico. Ora sto seguendo da un anno e mezzo lo spettacolo Priscilla, in tournée in giro per l’Italia, e le tempistiche del teatro sono molto difficili da coniugare con la vita privata. Si arriva in teatro prima degli attori e, durante lo spettacolo, bisogna sempre essere pronti a intervenire. Non ci si rilassa mai”.
Un ulteriore prezioso momento del percorso di apprendimento alla Scala è costituito dall’osservazione del “dietro le quinte”, possibile grazie alla frequentazione da parte degli allievi delle prove e delle rappresentazioni degli spettacoli scaligeri, sia dal punto di vista tecnico sia relazionale. Questo ha insegnato a Tatiana a prendere i primi contatti con il mondo del teatro: “In Scala ho imparato a gestire i cambi veloci dietro le quinte e l’adrenalina”, racconta la make up artist.
Il sogno – “Anche le mie compagne di Accademia oggi lavorano tutte. Questo è un settore in cui è difficile trovare un posto fisso, ma, anche se vengono proposti inizialmente contratti a progetto o a prestazione occasionale, le occasioni di mettersi in gioco non mancano. Da quando ho finito di studiare non è mai capitato che fossi io a cercare lavoro, mi sono sempre arrivate proposte interessanti grazie al passaparola. Ora mi piacerebbe poter affiancare un fotografo famoso e girare il mondo insieme a lui”.
Per saperne di più – L’Accademia prevede l’assegnazione di un kit individuale per ciascun partecipante comprensivo del materiale didattico necessario per lo svolgimento delle lezioni.Il prossimo corso inizierà a ottobre 2013 e finirà nel luglio 2014, con una frequenza obbligatoria, trisettimanale dalle 9 alle 18, per un totale di 590 ore suddivise fra lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e attività di stage. La classe sarà composta da 12 studenti.
Per saperne di più: www.accademialascala.it