Gli aiuti andranno alle attività direttamente colpite dalle chiusure. Un approccio un po’ da furbetti: ci sono attività che, seppur aperte, non hanno neanche minimamente registrato i livelli di fatturato pre-pandemia perché, di fatto, non hanno lavorato. Servono, quindi, più aiuti legati al calo di fatturato. Dei sostegni ai professionisti, poi, ancora una volta non c’è traccia. Oltre a questo, assistiamo alla confusione più totale sulla scuola, con genitori costretti a prendersi congedi non pagati per assistere i figli in Dad. Così in una nota del CoLap.
Con i sostegni si fa peggio che con i codici Ateco di Conte: discriminazione tra settori in crisi
“Ci sono interi settori”, le parole della presidente del CoLAPEmiliana Alessandrucci, “che ormai da mesi vedono praticamente azzerato il loro fatturato. E sono settori che non verranno sostenuti dal prossimo decreto governativo. L’approccio scelto dal governo è sbagliato: molte attività stanno subendo indirettamente gli effetti della pandemia e rischiano di trovarsi in ginocchio. E’ necessario intervenire immediatamente per erogare nuovi aiuti generalizzati legati al calo di fatturato”.
Professionisti, i soliti esclusi. Anche il governo Draghi si scorda di noi
“Già la legge di bilancio”, prosegue la presidente CoLAP, “ha considerato poco e niente il mondo professionale. Ora, il nuovo provvedimento esclude praticamente del tutto i lavoratori autonomi, come già successo e denunciato dal CoLAP in passato. Dobbiamo quindi sottolineare, ancora una volta, la miopia del governo; i professionisti sono sempre gli ultimi ad essere considerati quando si parla di aiuti pubblici, come se fossero una componente secondaria del nostro paese. Quando, in realtà, sono un asse centrale dell’Italia”.
Scuola a tutti i costi, ma a pagare sono solo le famiglie
“Oltre a questo”, conclude Alessandrucci, “assistiamo alla confusione più totale sulla scuola. Ormai tutti i genitori devono confrontarsi con periodi infiniti di Dad e con la necessità di dover gestire i figli a casa senza però un aiuto governativo. Serve un sostegno immediato su congedi e permessi per i genitori-lavoratori, che stanno perdendo intere giornate di paga per la disorganizzazione e l’incapacità di altri. L’intervento del governo è assolutamente insufficiente”.