Vesta è un progetto di cultura sociale ideato e sviluppato dalla cooperativa CIDAS per dare agli enti pubblici, alle organizzazioni ed ai singoli l’opportunità di gestire in maniera partecipata e innovativa il cambiamento in atto nelle comunità, rispondendo ai bisogni di inclusione e valorizzando le risorse delle persone. Dal 2016, uno staff di professionisti formato da operatori sociali, psicologi, consulenti legali, mediatori linguistici e culturali di CIDAS con un’esperienza pluriennale nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione di migranti e titolari di protezione internazionale, e minori stranieri non accompagnati, è al servizio dei cittadini che scelgono di mettersi in gioco e partecipare in prima persona al sistema nazionale di accoglienza. Attraverso il sito www.progettovesta.com ed una piattaforma social, i cittadini possono scegliere percorsi diversi, in base al tempo e alla disponibilità che intendono mettere a disposizione. Tutto questo avviene all’interno del sistema nazionale di accoglienza e con il supporto di personale professionale con decennale esperienza nel settore, ambedue elementi caratterizzanti ed innovativi di Vesta.
Il volontario può candidarsi on line scegliendo il percorso più adatto tra: accoglienza in famiglia: ospitare nella propria casa un giovane titolare di protezione internazionale; affiancamento famigliare: dedicare qualche ora del proprio tempo libero per organizzare attività culturali, ludiche e ricreative insieme ai ragazzi che vivono in comunità per minori stranieri non accompagnati; tutela volontaria: se si hanno più di 25 anni, assumere la tutela legale di un minore straniero non accompagnato sul territorio nazionale italiano; affido: rendersi disponibili per l’affido di minori stranieri non accompagnati garantendo loro di crescere in un ambiente che soddisfi le loro esigenze educative ed affettive.
“Vesta dà alle famiglie e ai singoli la possibilità di attivarsi in prima persona, accogliendo e affiancando un titolare di protezione internazionale e minore straniero non accompagnato nel suo percorso di autonomia” spiega Anna Viola Toller, responsabile del progetto Vesta per la cooperativa sociale CIDAS. “A chi si candida, offriamo vicinanza, un supporto qualificato e un monitoraggio costante per vivere in serenità questa importante esperienza. Vesta vuole essere anche un’ulteriore opportunità di accoglienza per le istituzioni territoriali, che possono così promuovere buone pratiche di integrazione fra i cittadini”.
Oltre che nella creazione di reti relazionali, i partecipanti vengono coinvolti nella community on line, un luogo di incontro e scambio tra tutte le persone che partecipano al progetto., in modo da condividere le esperienze e le attività, e favorire l’interazione con le persone ospitate.
I percorsi di Vesta rientrano nel Sistema di Protezione per Titolari di Protezione Internazionale e per Minori Stranieri non accompagnati (SIPROIMI) e vogliono essere uno strumento aggiuntivo e complementare all’interno del sistema nazionale di accoglienza, con l’obiettivo di ampliare per i Comuni le possibilità di attivare per integrare sul proprio territorio le persone titolari di protezione internazionale.
Dal 2016 sono oltre 350 le candidature pervenute attraverso il sito e oltre 40 i cittadini che a Bologna e a Ferrara, i territori dove Vesta è oggi presente, sono diventati parte attiva del sistema di accoglienza territoriale per minori stranieri non accompagnati. “Essere parte del progetto Vesta – prosegue Toller – significa dividere lo stesso tetto e condividere una rete sociale, creando un sistema virtuoso di scambio e di relazioni. Ad esempio, Bilal, grazie ai contatti di Chiara e Diego che lo hanno accolto, al termine dell’ospitalità ha potuto trovare una casa in affitto, che è uno degli obiettivi del processo di autonomia. Moussa, sostenuto da Antonella e Fabrizio, che lo hanno sempre motivato allo studio, si è dapprima diplomato, ed ora ha coronato il sogno di iscriversi all’Università, mentre si mantiene lavorando come mediatore interculturale. O ancora Lamin, con il sostegno di Maura e Santo, ha preso la qualifica di elettricista che gli ha permesso di trovare un’occupazione”.
La cooperativa sociale CIDAS (Cooperativa Inserimento Disabili Assistenza Solidarietà), che ha ideato e gestisce Vesta, opera dal 1979 per offrire servizi alla persona, orientati alla coesione sociale e alla riduzione delle discriminazioni. Gli oltre 1500 soci e lavoratori di CIDAS, il 74% dei quali sono donne, gestiscono servizi rivolti all’accoglienza ed integrazione dei migranti, operano nell’ambito della mediazione sociale e dell’inclusione lavorativa, si occupano di servizi socio-sanitari rivolti a persone anziane e con disabilità, attività educative per l’infanzia e l’adolescenza, forniscono trasporto sanitario. CIDAS è presente con i suoi servizi alla persona in Emilia – Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Chi fosse interessato a partecipare ai percorsi di vicinanza solidale, può candidarsi attraverso il sito www.progettovesta.com