In queste settimane i metalmeccanici hanno affrontato con senso di responsabilità la situazione straordinaria determinata dall’emergenza coronavirus. I metalmeccanici hanno garantito la tenuta complessiva e difeso la salute e la sicurezza non solo propria ma del Paese contro il rischio di contagio scioperando e realizzando accordi per produrre in sicurezza.
Il Governo, dopo ripetute richieste e iniziative di mobilitazione, ha prima riconosciuto la necessità di un Protocollo per la tutela della salute e poi quella di una Cigo speciale “emergenza Covid 19” per rallentare fino a fermare le produzioni non essenziali. Il DPCM ultimo firmato il 22 marzo dal Presidente del Consiglio prevede una serie consistente di attività industriali aggiuntive rispetto allo schema di codici Ateco presentato dal governo alle parti sociali nel corso dell’incontro la sera precedente. Il Governo, quindi, ha aggiunto lavorazioni estranee all’emergenza in corso. Inoltre, nel testo del Dpcm viene consentito lo svolgimento di attività funzionali alle filiere, di quelle previste dal decreto e ai settori strategici, lasciando piena discrezionalità’ alle imprese di determinarle fatta salva comunicazione al prefetto.
Per queste ragioni CGIL CISL e UIL hanno considerato inadeguato il provvedimento modificato dal governo su pressione della Confindustria. Fim Fiom e Uilm sono impegnati a tutti i livelli a mettere in campo iniziative unitarie di mobilitazione utili a costruire accordi e laddove non possibile a proclamare iniziative di sciopero finalizzate a riportare la definizione delle attività indispensabili e a garantire la massima sicurezza nei luoghi di lavoro aperti a partire dal 25 marzo. Per le aziende non ancora sicure e per quelle fuori delle reali attività essenziali, Fim Fiom e Uilm già venerdì 20 hanno prolungato la copertura dello sciopero nelle aziende metalmeccaniche fino al 29 marzo.
La nostra richiesta, è limitarsi senza eccezione alcuna, alle sole attività essenziali per ridurre la mobilità dei lavoratori. Sulla base di questa determinazione sosteniamo la richiesta di confronto avanzata da Cgil CISL e UIL nei confronti del Governo per attuare tutte le modifiche necessarie. Il 29 Marzo verificheremo come proseguire la nostra iniziativa.